In marcia sulla «Dolomite» di Borno sul Pizzo dalla forma di un camino

Vista dal Pizzo Camino
Vista dal Pizzo Camino
Vista dal Pizzo Camino
Vista dal Pizzo Camino

Ecco una bella vetta camuna che mancava dalla serie di «Zaino in Spalla»: il Pizzo Camino, la montagna dolomitica di Borno il cui suo nome deriva dal fatto che, visto da Schilpario, presenta verso la vetta un evidente grande camino.
Ascensione riservata agli esperti; i non esperti faranno bene, se vogliono salire lassù, a farsi accompagnare da persone con adeguata capacità. Si parte dal Rifugio Laeng raggiunto da Borno o da Villa di Lozio (vedi Zaino in Spalla della scorsa settimana). Dal poggio che ospita il rifugio il Pizzo Camino è ben visibile con tutte le guglie e creste che animano il paesaggio. Si sale ad un bivio poco distante dove si tiene la sinistra (frecce), si passa accanto a uno dei laghetti di Varicla, si sale su un dosso, si lascia a sinistra il sentiero per il rifugio San Fermo e, più avanti, si lascia a destra il sentiero per Passo Varicla. Ci si ritrova così nel vallone morenico ai piedi del Pizzo Camino. Si raggiungono i ghiaioni le cui dimensioni danno l'idea di quanto sia friabile questa montagna. Ci si sposta poi verso destra per ghiaie, erba e roccette sino a raggiungere la cresta orientale della montagna.
Inizia qui il tratto più interessante, bello e panoramico dell'itinerario: dalla cresta, sotto di noi, sono visibili il rifugio Laeng e i suoi due piccoli laghetti di Varicla; dall'altra parte della Val Camonica si stende l'immenso massiccio adamellino con tutte le creste di granito che si offrono ai nostri occhi curiosi.
Si continua per un tratto sulla cresta; sempre seguendo le utilissime segnalazioni biancorosse si accosta a sinistra entrando poi in un angusto canale dove si sale superando alcune rocce (I° grado). Si raggiunge quindi una altra crestina e la si segue a sinistra entrando più avanti in un altro canale dove il sole non arriva quasi mai: talvolta qui, anche in estate inoltrata, si trova, residuo delle nevicate invernali, un piccolo nevaio lungo pochi metri che, tuttavia, potrebbe costituire un serio pericolo se affrontato con sufficienza.
SUPERATO questo tratto si affronta un passaggio di II grado e si esce dal canale. La vetta del Pizzo Camino è vicina: per un sentierino e facili roccette si raggiunge la croce che troneggia sulla cima a godere dell'incredibile panorama che si apre tutt'attorno. Dall'Adamello al Bernina, dalle Prealpi Bresciane alla Presolana un vero e proprio mare di montagne attende chi arriva lassù.

ITINERARIO: Rifugio Laeng 1760 metri; Cresta Est; canalino; Pizzo Camino 2492 metri (ore 2.15).
CARTE TOPOGRAFICHE: Igm in scala 1:25.000 fogli «Breno» e «Vilminore di Scalve»; Igm in scala 1:50.000 foglio «Breno».
NOTIZIE UTILI. Dislivello: 732 metri. Difficoltà: alpinistiche (F; passaggio di I°e II° grado). Può essere utile una corda per il tratto finale nel canale innevato. Segnavia: biancorosso.
Il rifugio Laeng offre diciasette posti ed è gestito dai volontari dell'Operazione Mato Grosso (informazioni telefonando al 338 2381283 o allo 030 7701253).

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