In un «anfiteatro» di rocce colorate sulla ferrata per la Tofana di Rozes

Verso la vetta
Verso la vetta
Verso la vetta
Verso la vetta

Continuiamo la descrizione di una delle più belle gite che si possono fare nelle Dolomiti: il giro della Tofana di Rozes percorrendo la suggestiva ferrata Giovanni Lipella. Un percorso da affrontare con buone condizioni meterologiche.
La scorsa settimana eravamo giunti sul ghiaione, sotto l'uscita della lunga galleria elicoidale. Si riprende la salita aiutati dai cavi metallici su una fantastica roccia e in un ambiente selvaggio e severo superando un primo gradone e arrivando ad una cengia. La cengia percorre verso Nord il versante occidentale della Tofana di Rozes: rocce sopra, rocce sotto, rocce dappertutto. Si segue la cengia con numerosi saliscendi superando alcuni canali, diversi altri gradoni e un grande diedro da attraversare in fretta in quanto esposto alla caduta sassi.
Si continua ancora tagliando il versante Ovest della montagna sino a portarsi sulla cresta Nord, nei pressi delle cosiddette Tre Dita, un vicino punto panoramico dove è vivamente consigliata una breve deviazione. Si lascia a sinistra il sentiero che scende direttamente al rifugio Giussani e si prosegue a destra riportandoci nuovamente sul versante occidentale della Tofana di Rozes. Si prosegue lungo una cengia per trovarci poi in un ampio e fantastico anfiteatro roccioso al di sotto dell'anticima dove talvolta si può trovare ghiaccio vivo. Incredibili le diverse tonalità di colore delle rocce che ci sovrastano. Un primo traverso e poi si salgono in verticale alcuni salti rocciosi; si prosegue poi ancora per facili cengie che raggiungono un crinale da dove, in breve, ci si trova sull'anticima dove ha termine la via ferrata.
DA QUI È POSSIBILE scendere subito al rifugio Giussani ma è uno sbaglio enorme: la salita alla magica vetta della Tofana di Rozes, montagna panoramica come poche, è la classica ciliegina sulla torta che corona degnamente una giornata passata in mezzo all'imponente ambiente naturale delle Dolomiti. La salita è relativamente facile; la vetta è già visibile. Si sale per ghiaie e facili roccette (tratti innevati sino a stagione inoltrata) sulla cresta Nord sino alla croce che troneggia sulla sommità.
Si torna per lo stesso percorso di salita all'anticima; si prende a destra il sentiero per il Rifugio Giussani che scende in mezzo ai ghiaioni. Vicino al rifugio (senza raggiungerlo) si devia ancora a destra sulla vecchia strada militare che ci riporta al Rifugio Dibona.

ITINERARIO: Rifugio Dibona a 2083 metri; Ferrata Lipella (ore 1.15); Tre Dita 2694 metri; Anticima 3027 metri (ore 6); Tofana di Rozes 3225 metri (ore 6.30); Anticima; Rifugio Giussani 2580 metri (ore 8); Rifugio Dibona (ore 9).
CARTE TOPOGRAFICHE: Tabacco 1:25.000 «Cortina d'Ampezzo». Notizie utili. Dislivello: 1142 metri.
DIFFICOLTÀ: Percorso per Escursionisti Esperti con Attrezzatura da Ferrata (EEA). Si tratta di una ferrata «Difficile». A volte risultano utili i ramponi.
Il Rifugio Dibona (telefono 043 6860294; 50 posti) è aperto da giugno a settembre.

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