Innevamento e viabilità:
l’accordo di programma
è rimasto fermo al palo

La  seggiovia Corniolo
La seggiovia Corniolo
La  seggiovia Corniolo
La seggiovia Corniolo

«Il possibile lo stiamo facendo, per i miracoli ci stiamo attrezzando». Recitava così un vecchio cartello appeso nei negozi e negli esercizi pubblici per parare ironicamente i colpi dei clienti pretenziosi. E se per i miracoli invernali anche Ski area Montecampione dovrebbe attrezzarsi, per quelli estivi le premesse offerte dall’apertura della seggiovia Corniolo sono buone.

ESTATE quindi, per non pagare sempre il pedaggio di stagioni invernali avare di neve, come è successo negli ultimi anni. Il primo bilancio di gestione da quando la srl è diventata proprietaria degli impianti della stazione sciistica della bassa Valcamonica non è ancora stato reso noto. Mentre gli azionisti attendono di sapere, e per la verità anche i comuni cittadini visto che si tratta di una società a partecipazione pubblica, sui punti deboli sono in corso approfondimenti e incontri a vari livelli, comunali e comprensoriali.

Infatti quella «fase zero» ben dipinta al momento della richiesta ricapitalizzazione dell’agosto 2016 non ha ancora trovato piena concretezza, lasciando in sospeso questioni come il laghetto per l’innevamento artificiale, le strade pubbliche, la risoluzione della questione dei parcheggi (solo per quelli del Plan e di Secondino c’è una sentenza favorevole all’utilizzo pubblico), la definizione degli oneri gestionali per le reti dei servizi e le infrastrutture (condotte idriche, elettriche, del gas e spazi verdi) e il demanio sciabile.

«L’accordo di programma deve arrivare a compimento non oltre la fine della stagione invernale 2016/17» ammonivano Iorio e Ghidini, i due imprenditori che hanno lavorato e stanno lavorando al rilancio della stazione. Si trattava di passaggi basilari per la ripartenza di Montecampione, ma fino a oggi non si è ancora visto nulla; o poco.

Se sulle strade si riscontrano le prime attenzioni da parte di Piancamuno e Artogne (Bresciaoggi ha parlato nei giorni scorsi di un progetto di adeguamento in cerca di finanziamenti), per il laghetto (o i laghetti) necessari all’innevamento artificiale i tempi non si annunciano brevi. Incombe poi la revisione della sciovia Longarino, lo scorso anno tenuta chiusa. Di recente è poi scoppiato il problema del trattamento di fine rapporto per gli ex dipendenti della società Montecampione impianti, che avrebbe dovuto essere liquidato da Ski area in quanto parte dell’accordo di acquisto, ed è sintomatica una recente richiesta di attenzione rivolta agli enti pubblici da parte dei vertici della società.

Insomma, l’estate sta arrivando al termine, è indubbio che qualche cosa di utile ha portato, ma se si vogliono aprire nuove prospettive per l’inverno entrante i tempi stringono. D.BEN.

Suggerimenti