L’«abbraccio» alla Cima Agosta
riserva suggestioni mozzafiato

Cima Quadra e Cima Agosta
Cima Quadra e Cima Agosta
Cima Quadra e Cima Agosta
Cima Quadra e Cima Agosta

Sperando che l'inverno non ci deluda, proponiamo anche questa settimana di tornare sulle nevi dell'alta Val Breguzzo, approfittando ancora una volta del formidabile punto d'appoggio offerto dal Rifugio Trivena, servito fra l’altro da un ottimo servizio cucina. Stavolta l'obiettivo è la possente Cima Agosta, che raggiungeremo con gli sci. Chiamata da alcuni Cima Valle Agosta, si erge elegante contro il cielo a dividere la Val Breguzzo dalla Val d'Arnò. Il percorso è impegnativo e, sull'ultimo tratto di cresta, sono spesso utili i ramponi. Un itinerario da percorrere con condizioni di neve sicure. Fino a poco sotto il Passo dei Legionari il percorso è comune all'itinerario descritto la scorsa settimana quando, ciaspole ai piedi, eravamo saliti sulla Cima Quadra, satellite della Cima Agosta che si protende con le sue creste verso settentrione, a dominare la conca che ospita il Rifugio Trivena. Per salire sulla Cima Agosta è necessario salire sino al Passo del Legionari. Già una volta giunti qui il panorama è magnifico sulla sottostante selvaggia Val d'Arnò. Inizia qui il tratto più bello dal percorso. Dal Passo deviamo subito a destra e affrontiamo decisi il nevoso pendio orientale della nostra montagna. Il crinale è inizialmente bello largo e, dopo un primo tratto ripido, spiana un poco. Si continua la salita prestando attenzione alle cornici che si formano a volte sul lato destro. Raggiunto un intaglio si abbandonano gli sci e si raggiunge a piedi, facilmente, la ormai vicinissima larga sommità. Magico il panorama che si gode da lassù: sotto di noi profondi canaloni scendono impervi; ecco poi le Alpi di Ledro con la cima del Monte Cadria, a ovest parte una lunga e tormentata cresta che unisce la Cima Agosta con la Cima delle Valli prima e con il più elevato Craper Vac poi: quindi la Cima Cop di Breguzzo, la Cima Cop di Casa, la Cima della Valletta, il Craper di Stracciola. E, su tutte, domina l'inconfondibile profilo della piramide del Carè Alto. Si torna per il percorso di salita. Possibile anche la discesa dal Passo dei Legionari sul versante meridionale e arrivare in Val d'Arnò dove, se non abbiamo l’auto, dovremo camminare, sci in spalla, su strada asfaltata, sino al Ponte del Pignone. Consigliabile, tornati al Passo dei Legionari, la salita anche alla Cima Quadra.

Il prossimo itinerario sarà pubblicato il 7 gennaio 2016.

Suggerimenti