La Beata continua a crescere Nel futuro c’è una nuova scuola

di Domenico Benzoni
La materna e l’elementare attuali della Beata di Piancamuno
La materna e l’elementare attuali della Beata di Piancamuno
La materna e l’elementare attuali della Beata di Piancamuno
La materna e l’elementare attuali della Beata di Piancamuno

Alcune piccole realtà davvero periferiche faticano seriamente a garantire la permanenza di servizi essenziali come quello dell’istruzione, mentre avvicinandosi al fondovalle, anche centro abitati che in un passato per niente lontano facevano i conti con lo spopolamento stanno conoscendo una inversione di tendenza. Succede per esempio alla Beata di Piancamuno. Una scuola materna statale in forte crescita e una elementare che da diversi anni va accogliendo sempre più ragazzini facendo sembrare molto lontano il ricordo di quando operavano alcune pluriclassi. E sullo stesso sfondo due edifici, uno di fronte all’altro, che non appaiono più adatti alla funzione richiesta. Eccolo il quadro delle scuole funzionanti nella frazione di Piancamuno, un centro abitato in crescita esponenziale anche dal punto di vista edilizio; ovvero residenziale. Offrire spazi adeguati a tutti questi giovanissimi - una settantina alla materna e quasi novanta alla primaria - sta diventando un obiettivo al quale l’amministrazione comunale pensa da tempo. E dopo che il sindaco Renato Pè nel 2010 è riuscito a costruire ex novo la sede della materna del capoluogo, ora il suo successore Giorgio Ramazzini con la sua giunta sta pensando a un nuova struttura, unica, adatta e funzionale anche per l’agglomerato urbano della Beata. I FONDI per farcela sono da inventare, ma intanto l’ente locale lavora a un buon progetto: per questo è stato lanciato un concorso di idee tra professionisti, invitati a disegnare il nuovo polo scolastico della frazione tenendo conto di una serie di linee guida. Gli elementi ai quali dovranno attenersi i progettisti sono l’utilizzo al massimo di materiali naturali e rinnovabili; soluzioni tecniche che puntino sull’economicità della gestione e delle manutenzioni; l’efficienza energetica e sostenibilità ambientale e la definizione degli spazi esterni con l’analisi dell’impatto su viabilità e parcheggi. Per quanto riguarda invece la ripartizione delle parti interne, alcune indicazioni delle necessità sono arrivate anche dalle insegnanti della materna e della primaria. Innanzitutto ingressi indipendenti tra i due ordini di scuola; poi aule e laboratori vari, con spazio biblioteca, sala mensa e relativa cucina, locali polifunzionali che tengano conto della possibile crescita di alunni, area nanna per i più piccoli, luoghi di riunione e ovviamente una palestra adeguata, considerato che finora chi frequenta alla Beata ha dovuto accontentarsi di uno stanzone attrezzato alla meglio, oppure del minibus che almeno per un periodo portava al palasport del capoluogo i bambini della elementare. La consegna degli elaborati del concorso di idee deve avvenire entro il 13 aprile: a distanza di un mese la pubblicazione dei vincitori, con l’assegnazione di un premio di 4.000 euro al primo classificato, 2.000 al secondo e mille al terzo. Due le eventuali segnalazioni possibili. Tutte le informazioni legate al concorso sono recuperabili sul sito del Comune o nell’Ufficio tecnico. •

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