La memoria di un caduto è finalmente nel marmo

I lavori in corso nell’edificio del vecchio municipio di Ceto, in piazza 25 Aprile, hanno fatto emergere una strano caso di memoria mal custodita. Sulla facciata dell’edificio spicca la lapide dedicata ai caduti, a sua volta al centro della sistemazione, e durante l’intervento si è «scoperto» che il nome Francesco Gasparini, l’ultimo dell’elenco, non era inciso ma scritto su una fascetta adesiva. Meraviglia e fastidio si sono mescolati nelle sensazioni del vicesindaco Natale Gaudenzi quando si è reso conto di questo intervento offensivo nei confronti di un combattente morto in guerra. Così, il restauratore incaricato della pulizia di tutte le lapidi del paese ha rimosso la striscia col nome posticcio incidendo il nome del caduto nel marmo. «Il nome del soldato Francesco Gasparini era stato evidentemente posizionato anni fa con una fascetta adesiva - ha commentato proprio il vicesindaco - e non riesco a immaginare chi possa aver pensato a una soluzione così indecorosa. Col completamento dei lavori sull’edificio potremo finalmente ricordare i nostri caduti con tutti i loro nomi incisi nei marmi restaurati». • L.RAN.

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