La natività sale in quota nella grotta della Spluga

di C.VEN.
Il presepe di Borno
Il presepe di Borno
Il presepe di Borno
Il presepe di Borno

Verrà inaugurato domenica alle 10.30 con una messa in quota il tradizionale presepe realizzato dal Cai di Borno in collaborazione con la scuole elementari e medie alla grotta della «Spluga», alle pendici del monte Arano, lungo la strada che collega il lago di Lova alle montagne care ai bornesi e ai turisti. Una tradizione che si ripresenta ormai ogni inverno, dopo l'intuizione alcuni anni fa di un membro del gruppo, Iris Cottarelli, che piace a chi ama la montagna e che anche durante le vacanze si rigenera su questi sentieri sempre soleggiati. La grotta un tempo serviva da riparo ai pastori che colti dalle intemperie mentre si trovavano in quota con il bestiame qui trovavano rifugio, e non a caso l'interno è tutto nero, segno dei fuochi che venivano accesi per restare al caldo. Punto di sosta per i tantissimi che percorrono questa strada in tutte le occasioni, la grotta della «Spluga» è stata allestita con i personaggi del presepe e vuole essere un invito a frequentare la montagna, in sicurezza, anche nella stagione fredda. I figuranti indossano i vestiti dei bambini delle scuole e del gruppo di alpinismo giovanile che hanno partecipato al progetto: sono semplici ma di impatto e invitano a lasciare un messaggio nel diario che il Cai ha posizionato all'ingresso della grotta. Allestito pochi giorni fa prima dell'arrivo del freddo, anche quest'anno concorre ad essere il presepe più longevo, visto che verrà lasciato fino a primavera quando la neve si ritirerà e consentirà ai volontari di tornare in quota per togliere l'allestimento. L'invito è ad averne cura, ammirarlo, fotografarlo ma lasciarlo così com'è, perché tutti possano prendere parte al momento magico che avvolge questa montagna per tutto l'inverno.

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