La nuova piazza getta la maschera

In una simulazione grafica il futuro assetto della piazza principale di Breno dedicata al generale Ronchi BATCH

Da ipotesi a progetto, da piazza a salotto. Ha finalmente gettato la maschera l’ambiziosa riqualificazione del cuore di Breno, presentata nei dettagli durante le due sedute aperte del Consiglio comunale convocate su richiesta del gruppo di minoranza «Brenesi per Breno». Sotto la lente gli interventi che l’Amministrazione del sindaco Sandro Farisoglio intende completare nel medio e lungo periodo: l’ascensore del castello, la piscina e, appunto, il rifacimento di piazza Ronchi, con la realizzazione di un parcheggio sotterraneo. Lo studio di fattibilità di quest’ultima opera è stato presentato e spiegato dai tecnici incaricati, l’ingegner Luca Vitali e l’architetto Luca Gobbetti, e prevede la pedonalizzazione della piazza, restituirà ai brenesi «un salotto, uno spazio dove incontrarsi, giocare e passeggiare», ha spiegato il sindaco Farisoglio in aula.

I LAVORI. Come è evidente dalle simulazioni grafiche, piazza Ronchi presenta un grande e piacevole impatto: il sito è destinato a diventare il salotto buono della cittadina e passaggio utile per salire con l’ascensore in castello; secondo lo studio di fattibilità dei due professionisti, lo scavo previsto, variante tra i 3 e i 4 metri, verrà effettuato a circa 6 metri dagli edifici circostanti: servirà per la realizzazione del parcheggio interrato su due piani per complessivi 48 posti auto.

L’accesso alla piazza non sarà più consentito dalla centralissima via Mazzini, e verrà interdetto da un pilomat elettrico, ma da via Chievo (giudicato rischioso dalla minoranza consigliare) regolato da semaforo a chiamata.

IL PROGETTO ha incontrato l’opposizione di buona parte dei commercianti (sono state raccolte circa 300 firme contro la sua realizzazione) che aprono le loro attività sulla piazza, che oltre a dover sopportare disagi per 7 mesi (tanti ne occorreranno per l’esecuzione dei lavori) vedono nero per il proprio futuro. La minoranza ha manifestato perplessità sui tempi e i costi (1 milione e 200.000 euro), ravvisando, attraverso le parole del capogruppo Gian Piero Pezzucchi, che «la necessità di parcheggi non è impellente in questo momento».

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