La valle nascosta apre le porte Merito delle Giornate del Fai

di Luciano Ranzanici
L’interno della Casa Romelli Brichetti di BrenoL’esterno della splendida Casa Simoncini, a Cegedolo
L’interno della Casa Romelli Brichetti di BrenoL’esterno della splendida Casa Simoncini, a Cegedolo
L’interno della Casa Romelli Brichetti di BrenoL’esterno della splendida Casa Simoncini, a Cegedolo
L’interno della Casa Romelli Brichetti di BrenoL’esterno della splendida Casa Simoncini, a Cegedolo

Ci sono rivisitazioni illustri ma soprattutto una serie di esclusive imperdibili nel cartellone camuno delle «Giornate di primavera» del Fai. Saranno Breno e Cedegolo a rappresentare la valle sabato 24 e domenica 25, proponendo alcuni tesori storici e artistici noti o poco o nulla conosciuti. È stata la delegata camuna del Fai, Alessandra Giorgi, a presentare i siti aperti nelle due giornate con l’assessore comunitario alla Cultura Simona Ferrarini, quello al Turismo del Comune di Breno Lucia Botticchi, con Marina Bianchi, consigliere comunale di Cedegolo, e con Milena Giani, capogruppo del Fai valligiano. La serie di visite ai beni dei due paesi coinvolgerà complessivamente circa 120 volontari tra guide e addetti all’accoglienza, soprattutto giovani(60 a Breno, oltre a 20 studenti del Liceo linguistico Golgi, e 40 a Cedegolo) e per permettere di raggiungere facilmente alcuni luoghi un po’ isolati, le due amministrazioni metteranno a disposizione dei bus navetta. Partendo da Breno, i visitatori potranno ammirare alcuni edifici normalmente chiusi al pubblico, grazie all’apertura della settecentesca Casa Romelli Brichetti (sabato 24 dalle ore 14 alle 18 e domenica 25 dalle 10 alle 18), ricca di opere d’arte e di grandi portali, e di un’altra dimora del ’700, Casa Franceschetti, già Ronchi (sabato dalle 14 alle 18 e domenica dalle 10 alle 18), nella quale sono presenti pregevoli affreschi e una bella fontana in granito. L’altra esclusiva la offrirà Villa De Michelis (nei medesimi orari delle precedenti con bus navetta gratuito) in località Cambrant, che accoglie affreschi del XVI secolo di autore sconosciuto. Infine ci saranno il castello, Villa Gheza e Villa Ronchi (il palazzo del Comune), che meritano una rivisitazione nei medesimi orari e che non hanno bisogno di ulteriori presentazioni. PASSANDO a Cedegolo, in collaborazione con il Comune, le associazioni e in particolare l’Unione commercianti e Artigiani, il Fai propone la visita delle due parrocchiali, San Girolamo nel capoluogo (del ’600, visite sabato 24 dalle 14 alle 18 e domenica dalle 10 alle 18) che custodisce un gioiello, il paliotto dell’altare di Giovanni Giuseppe Piccini, e San Filastrio (del Quattrocento, visite 14-17 e 14-18 con bus navetta da Cedegolo ogni mezz’ora) con l’altar maggiore in marmo del 1740 in grande evidenza. Il Museo dell’energia idroelettrica (sabato 14/18 e domenica 10/18 solo su prenotazione), la seicentesca Casa Panzerini di proprietà comunale (medesimi orari) che presenta stanze affrescate ed eleganti stucchi, e Villa Simoncini del XVII secolo, con due pregevoli camini e pitture, completano l’itinerario. •

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