Lanzetti lascia i graffiti per approdare al Cenacolo

Marco Lanzetti
Marco Lanzetti
Marco Lanzetti
Marco Lanzetti

Si chiama Marco Lanzetti, ed è un camuno di Ceto dipendente del ministero per i Beni e le Attività culturali che, come si diceva una volta, ha fatto carriera: da febbraio assumerà un incarico di prestigio a Milano. Il 58enne presidente della Riserva naturale delle incisioni rupestri di Ceto, Cimbergo e Paspardo ha vinto il concorso nazionale lanciato dal Polo museale di Lombardia per un posto di «custode casiere» dello straordinario Cenacolo vinciano del convento di Santa Maria delle Grazie. Per 5 anni (rinnovabili), oltre a svolgere il normale orario di lavoro si occuperà di assistenza alla vigilanza del sito e dei rapporti con il pubblico. LANZETTI, che è anche guardia ecologica volontaria, dopo un’esperienza ventennale trascorsa nei due enti comprensoriali (come assistente al convitto Bim di Edolo e come impiegato della Comunità montana), è passato dal 2004 nell’organico del ministero: da allora opera come assistente all’accoglienza e alla vigilanza del Museo Archeologico nazionale e del teatro e dell’anfiteatro di Cividate, oltre che del santuario di Minerva di Breno, e dal 2011 è coordinatore del personale. APPASSIONATO fin da giovane alle incisioni rupestri (è nato a due passi dalla vasta area delle rocce incise delle Foppe) nel 1988 con l’archeologo Angelo Fossati ha fondato la cooperativa Le Orme dell’Uomo, dal 1996 al 2000 è stato promotore e presidente dell’associazione «Amici dei Camuni» e dal 2014 è presidente della Riserva di Ceto, Cimbergo e Paspardo. L.RAN.

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