A giudicare dalle premesse, oggi la grande manifestazione comprensoriale camuno-valtellinese per il 25 Aprile in cartellone all’Aprica potrebbe essere memorabile. Quando è stata presentata, giorni fa, il palasport della cittadina era infatti gremito di ragazzini delle terze medie di Valcamonica e Valtellina.
Erano accorsi all’evento programmato da Fiamme verdì, Anpi ed Ecomuseo della Resistenza in vista della celebrazione della festa della Liberazione, che quest’anno a livello comprensoriale, coinvolgendo i paesi camuni da Sellero al Tonale, si svolgerà appunto nella cittadina a cavallo tra le province di Brescia e Sondrio. Lo scopo è fare memoria per le nuove generazioni di quei tragici avvenimenti di oltre settant’anni fa, quando i giovani di allora si ribellarono all’oppressione nazifascista, salirono in montagna e a prezzo di enormi sacrifici conquistarono la Libertà.
«Il 25 Aprile interprovinciale diventa ancora più importante alla luce della nuova geografia e degli accadimenti politici - commenta il sincaco aprichese Carla Cioccarelli - che vogliono sempre più l’unione e la cancellazione dei confini. Basti pensare alla sanità, che ci vede nella stessa Asst della Montagna. Un grazie quindi agli organizzatori, che intitolando la manifestazione Il Passo che unisce hanno colto nel segno».
Tornando all’anteprima svoltasi nei giorni scorso, gli interventi che si sono succeduti hanno dato tra l’altro la possibilità ai giovanissimi di conoscere a fondo quei fatti fondamentali della nostra democrazia anche grazie a un paio di anziani protagonisti. Di rapportarli a quanto accade oggi con le discriminazioni razziali, l’intolleranza per il diverso e verso il flusso migratorio di persone che fuggono dalle guerre o alla ricerca di un futuro.L.FEBB.