Nadro, il viaggio nel Seicento ha fatto il pieno di appassionati

di L.RAN.
Colpi di archibugio a salve nella rievocazione di Nadro di Ceto
Colpi di archibugio a salve nella rievocazione di Nadro di Ceto
Colpi di archibugio a salve nella rievocazione di Nadro di Ceto
Colpi di archibugio a salve nella rievocazione di Nadro di Ceto

Non dimentica di sottolineare la riuscita e le tante presenze all’evento, ma il presidente di Pro Nadro, Luca Giarelli, parla anche dell’incidente che sabato pomeriggio ha visto protagonista un figurante del Gruppo storico di Palmanova durante «Nadro 1618». Il 63enne friulano rimasto ustionato al volto dall’incendio della polvere pirica del suo archibugio è stato trasferito in elicottero nel Centro ustionati dell’ospedale Niguarda di Milano, ma secondo Giarelli, nella frazione di Ceto c’è stato «un po’ di imbarazzo quando da qualche redazione di giornale si è iniziata a diffondere la notizia di un grave incidente. Vogliamo rassicurare tutti dicendo che il rievocatore sta bene, tanto da essere stato presente tra noi già domenica, e ricordando che l’incidente è avvenuto al termine della manifestazione, durante il riordino delle attrezzature». L’episodio non ha comunque inciso negativamente sul cartellone di «Nadro 1618»: la rievocazione storica in costume in due giornate è andata avanti secondo programma, registrando anche questa volta un grande afflusso di visitatori. Il clou lo si è vissuto come sempre domenica. Dopo la celebrazione in mattinata della messa nella parrocchiale dei santi Gervasio e Protasio (per restare in tema la funzione è andata in scena nella forma straordinaria del rito romano, ovvero in latino), nel pomeriggio si è sviluppata la parte principale della ricostruzione in costume, protagonista la Congregazione della Vicinia. Dopo la sfilata di nobili ed ecclesiastici, ad officiare il rito in una piazza Vaiarini affollata è stato proprio Luca Giarelli, indossando le vesti del console Giacomo Vaiarini che, assistito dallo scrivano (la parte è da anni di Beppe Donina, ora parlamentare), ha provveduto alla distribuzione del sale e del pane ai «capifuoco», i capofamiglia degli «originari». È TOCCATO poi alla rievocazione, su testo dello stesso Giarelli, di un episodio seicentesco che ha visto protagonisti un gruppo di esponenti di culti riformati in terra cattolica, ovvero «eretici», guidati da Johan Sprecher che, provenienti a Piuro distrutto da una frana, hanno chiesto accoglienza al console per predicare il loro culto . La loro vera identità religiosa è stata scoperta e denunciata dal parroco della Vicinia (il «vero» parroco di Ceto e Nadro don Pierangelo Pedersoli, decisamente nella parte) che li ha smascherati: il gruppo di eretici, su ordine del capitano, è stato arrestato dai militari della truppa albanese a protezione della Serenissima e portato a Breno per il giudizio del Capitano della Valle. Sempre nel pomeriggio è andata in scena la sfida delle antiche contrade di Nadro, con i concorrenti impegnati in spettacolari giochi d’epoca, e fino a sera la gente ha affollato anche il caratteristico percorso dei mercatini, ospitati nel centro storico sotto gli involti, nelle cantine e nei fienili. Infine, la parte gastronomica di Nadro 1618 ha proposto con successo piatti tipici a tema preparati dagli alpini locali e dai volontari del gruppo Avis. •

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