Non solo immigrati: il paese degli uomini continua a crescere

Un paese abitato soprattutto da maschi, con un buon numero di immigrati e con una quota di scapoli superiore a quella delle donne non sposate. Poi ci sono i coniugati che sopravanzano le coniugate, le divorziate più numerose dei divorziati e le vedove che (prevedibilmente) vincono sui vedovi. In sintesi è questo il quadro anagrafico che emerge dai dati relativi al 2017 a Piancamuno. CURIOSITÀ che accompagnano una popolazione residente in crescita: 4682 cittadini (2.364 maschie e 2.318 femmine) con 666 persone arrivate dall’estero (373 uomini e 293 donne) che non sembrano creare alcun problema. La nazionalità più numerosa è quella dei rumeni, seguiti da bosniaci e albanesi; ma non mancano rappresentanti da fuori continente con indiani e marocchini, e ben diciannove ex immigrati hanno acquisito la cittadinanza italiana. Sul fronte del movimento migratorio, 201 persone se ne sono andate da Piancamuno mentre ne sono arrivate 204. Più i nati (22 fiocchi rosa e altrettanti azzurri) che i morti (17 maschi e 21 femmine). Se poi si pone attenzione alle fasce di età, quella più rappresentata è compresa tra i 30 e di 65 anni (2.468 persone) seguita dagli ultra sessantacinquenni (736) e dai giovani tra 15 e 29 anni (731); vengono poi i ragazzi tra i 7 e i 14 anni (400) e i bambini (347). La classe di età più numerosa? I nati nel 1969 con 93 unità, seguita a tre punti di distanza dai nati nel 1977. La cittadina più anziana ha 98 anni, mentre l’uomo più attempato ne può vantare 96. Spulciando i dati anagrafici si scopre pure se e come funzionano i matrimoni: se i coniugati superano di una manciata la soglia dei 1.050 e le coniugate sono 1.032, chi ha scelto la strada del divorzio è più in quota rosa che azzurra, 83 contro 73. Anche le vedove prevalgono sui vedovi (251 contro 43) a ulteriore conferma di una più che accertata maggiore longevità delle donne. • D.BEN.

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