Nuova chance per il parco didattico

di Luciano Ranzanici
L’ingresso al parco tematico sulle energie rinnovabili
L’ingresso al parco tematico sulle energie rinnovabili
L’ingresso al parco tematico sulle energie rinnovabili
L’ingresso al parco tematico sulle energie rinnovabili

Ennesima boccata d’ossigeno per la Valcamonica grazie ai Fondi ex Odi. E nuovo progetto finanziato.

Questa volta a Capo di Ponte. Che non è tra i cinque comuni confinanti con il Trentino, ma fa parte dei cosiddetti «contigui», che sono 17 e che a loro volta godono di una serie di benefici. Nello specifico, grazie ai finanziamenti in arrivo, il sindaco Francesco Manella, al suo terzo mandato, avrà l’opportunità di realizzare «un parco ludico-didattico per la promozione delle energie alternative».

IN VERITÀ un parco tematico attrezzato per queste finalità e di grande estensione (oltre 80mila metri quadrati) esiste già da tempo ed era stato ceduto in gestione dall’Agenzia turistico culturale comunale a un privato. Ma tale ghiotta opportunità non era però stata messa a frutto e dopo tre anni di contenzioso la vasta area era tornata in capo alla stessa Agenzia. Il progetto che vede l’Unione dei Comuni della Media Valle Camonica «Civiltà delle Pietre» nelle vesti di soggetto attuatore e per il quale dovranno essere impegnati 1,25 milioni di euro, è finanziato quasi per intero dai fondi dei comuni di confine (1,15 milioni), mentre i restanti 100 mila euro saranno a carico dell’ente proponente.

All’interno dell’attuale parco sono presenti un’area riservata ai laboratori didattici, un’area camper, un laghetto per la pesca sportiva, una zona adatta ad accogliere manifestazioni e spettacoli di vario genere e un bar-ristoro. A tali opportunità con la realizzazione del progetto che ne rispecchierebbe le finalità, si aggiungerebbero nuove strutture didattiche e ludiche abbinate a tematiche delle energie rinnovabili (la proposta in scala di stazioni eoliche, geotermiche e idroelettriche, ad esempio).

E considerato il patrimonio che fa di Capo di Ponte la capitale mondiale delle incisioni rupestri, si pensa anche alla ricostruzione degli ambienti e della vita degli antichi camuni, rivisitati proprio sotto l’aspetto ludico.

LA REALIZZAZIONE del parco con queste caratteristiche, oltre alla proposta formativa sulle «rinnovabili», andrebbe a incrementare ulteriormente l’offerta turistica di Capo di Ponte (le incisioni rupestri abbinate allo svago e al divertimento) e come sostegno alla disoccupazione, impiegando in particolare persone senza lavoro o in mobilità del settore manifatturiero.

Un volano per il territorio che si spera stavolta possa funzionare.

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