Parco archeologico «oscurato»
L’indignazione è trasversale

di Luciano Ranzanici
Il presidio di protesta inscenato davanti al parco di Naquane Il sindaco Francesco Manella e l’archelogo camuno Ausilio Priuli
Il presidio di protesta inscenato davanti al parco di Naquane Il sindaco Francesco Manella e l’archelogo camuno Ausilio Priuli
Il presidio di protesta inscenato davanti al parco di Naquane Il sindaco Francesco Manella e l’archelogo camuno Ausilio Priuli
Il presidio di protesta inscenato davanti al parco di Naquane Il sindaco Francesco Manella e l’archelogo camuno Ausilio Priuli

Pacata nella forma, ma indignata nella sostanza, la protesta della comunità di Capodiponte per il destino di un «tesoro» oscurato dalla burocrazia si è sublimata ieri nel presidio organizzato dal sindaco Francesco Manella.

La mobilitazione è scattata per esprimere la propria contrarietà alla chiusura domenicale del Parco nazionale di Naquane. La misura resterà in vigore fino al 31 marzo. Unica deroga concessa domenica 5 quando il sito sarà fruibile in occasione della Giornata nazionale dei Musei. Significativo la presenza al sit-in degli archeologi Ausilio Priuli e Alberto Marretta, del botanico Enzo Bona, del presidente dell’Agenzia Turistico Culturale Sergio Turetti, di Sara Rinetti di Archeocamuni e di Ilaria Zonta, presidente della Pro loco. Consistente anche la delegazione di ristoratori ed operatori turistici. Davanti ai cancelli sbarrati del Parco e con i custodi dell’area dei graffiti regolarmente presenti nella biglietteria, il sindaco si è fatto portavoce di uno sdegno trasversale e collettivo. «L’aspetto inaccettabile è il silenzio assordante della Soprintendenza, del Gruppo di coordinamento del sito Unesco e del Distretto culturale - osserva Manella -: nessuno ha preso in considerazione la nostra disponibilità a gestire i parchi». La chiusura domenicale è frutto dei tagli di risorse e addetti imposto dal Governo, «ma l’ostacolo si sarebbe potuto superare come nel caso del Museo della Preistoria dove abbiamo sempre garantito il supporto di un gruppo di giovani ha rimarcato il sindaco -: il problema di Naquane poteva essere superato con la stessa collaborazione, ma la nostra disponibilità è stata snobbata. Manella ha parlato del caso con il ministro ai Beni culturali Dario Franceschini, «anche se -ammette il sindaco -, la nostra speranza è che i siti passino sotto l’egida del Polo museale regionale diretto dal dottor Stefano L’Occaso, con cui abbiamo sempre avuto un rapporto costruttivo». Ausilio Priuli ha lanciato una provocazione consigliando di realizzare «Naquane 2» e invitando i visitatori domenicali ad ammirare le rocce incise nella vegetazione all’esterno del Parco nazionale.

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