Patrimoni culturali È iniziata la marcia verso la Fondazione

Il prossimo sarà l’anno di nascita della fondazione per la gestione integrata del patrimonio culturale della Valcamonica? Stando alla determinazione della presidente del Distretto culturale, Simona Ferrarini, e di quello del Tavolo Unesco Sergio Bonomelli, ma anche dai primi positivi riscontri, l’obiettivo potrebbe essere raggiunto, e la fase preparatoria è rappresentata dalle adesioni al costituendo comitato promotore. LA PRIMA scadenza è fissata per venerdì 15 dicembre , termine ultimo fissato per i cittadini che vorranno farne parte versando la quota minima di 200 euro destinata al funzionamento del comitato, che verrà costituito il 9 gennaio con un atto notarile. Poi sarà convocata l’assemblea dei promotori che nominerà il direttivo del comitato (da 5 a 7 componenti), chiamato a definire le linee guida e i percorsi da seguire per arrivare infine alla Fondazione. «Si tratta di coinvolgere l’intero territorio - ha ricordato Ferrarini -, e di ragionare in modo univoco per consentire la costituzione del comitato promotore. Dobbiamo lavorare in modo unitario nel settore culturale e turistico all’interno di un marchio già utilizzato e solo da rafforzare». Con questi obiettivi, i due presidenti hanno incontrato le associazioni e i comitati culturali e in un secondo momento i rappresentanti della finanza camuna, perché il coinvolgimento dovrà interessare anche il settore privato. C’è molto da fare, e Sergio Bonomelli ne ha approfittato per elencare le criticità del sito Unesco camuno, il primo obiettivo della Fondazione: «La presenza di 8 parchi archeologici e di un museo rende difficile una bigliettazione unitaria, l’afflusso alle aree incise è oggi assai limitato, con sole 80.000 presenze annue, e i finanziamenti europei non sono più destinati alla Comunità montana ma vanno direttamente ai privati. La Fondazione, come soggetto giuridico privato, potrebbe servire anche a intercettare questi fondi». • L.RAN.

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