La notizia che la Guardia di Finanza sarebbe presto tornata a Breno con una compagnia unica per la Valle Camonica circolava ormai da tempo, ma l’approvazione di un protocollo d’intesa tra il Consorzio Bim e il Comune, proprietario dell’immobile, per la ristrutturazione dell’ex tribunale può essere considerata una conferma quasi ufficiale (anche se indiretta). I tempi sono maturi e a breve si dovrebbe passare ai fatti.
LE FIAMME GIALLE a Breno mancano dall’ormai lontano 2005, anno in cui, nell’ambito di un’operazione di riordino, i militari vennero destinati alla tenenza di Pisogne e alla brigata di Edolo. Ora, con tempi e modi da definire, sarebbero dunque in procinto di fare ritorno a Breno. Stasera all’ultimo punto dell’ordine del giorno dell’assemblea del Bim è fissata l’approvazione del protocollo tra i due enti che sarà sottoscritto dal presidente Oliviero Valzelli e dal sindaco Sandro Farisoglio: «Per il trasferimento in conto capitale necessario per la ristrutturazione e l’adeguamento di un immobile da destinare a sede della compagnia della Guardia di Finanza di Breno».
IN PRATICA il Bim trasferirà al Comune 600.000 euro (è l’importo necessario per la ristrutturazione dell’ex tribunale) accendendo un mutuo della durata di 25 anni con Ubi Banca. L’amministrazione guidata dal sindaco Sandro Farisoglio, come sta scritto nell’articolo 3 del protocollo d’intesa alla voce «impegni e obblighi dei soggetti firmatari», nel ruolo di soggetto attuatore dell’intervento e come «stazione appaltante», verserà al consorzio entro il 30 giugno e il 30 dicembre di ogni anno l’importo semestrale determinato, attenendosi così ai termini e alle modalità previste nel piano d’ammortamento del mutuo stipulato dal Bim con la banca in questione.
IL RITORNO della Guardia di Finanza a Breno con una compagnia unica comporterebbe la contemporanea chiusura della tenenza di Pisogne e della brigata di Edolo e apporterebbe sensibili benefici alla cittadina: in termini di prestigio per la presenza delle stesse Fiamme Gialle, dal punto di vista della sicurezza, e infine sotto il profilo indirettamente economico, perché si parla dell’arrivo a Breno di una quarantina di militari accompagnati eventualmente dalle rispettive famiglie. Insomma, un accordo che potrebbe e dovrebbe accontentare tutti, andando nella direzione di una maggiore razionalità nella distribuzione delle forze.
Nel corso della seduta che è fissata per questa sera i delegati dei Comuni nei due enti dovrebbero approvare anche l’accordo di programma che intercorre ormai da diverso tempo per la gestione del corso di laurea in «Valorizzazione e tutela dell’ambiente e del territorio montano» e del Centro di eccellenza Università della Montagna di Edolo dell’Università degli Studi di Milano.