Nassiriya, la stele del ricordo
Ormai non si contano i luoghi della memoria della strage di Nassiriya del 12 novembre 2003. Da ieri l’attacco alla base militare italiana in Iraq è ricordato anche a Pisogne, perchè il Comune, in accordo con la sezione dell’Associazione carabinieri coordinata da Pierantonio Surpi, ha tolto il velo alla stele in acciaio dedicata ai militari e ai civili caduti e collocata nel giardino a bordo strada a ridosso della stazione ferroviaria. Oltre al sindaco Diego Invernici e ai colleghi sindaci del territorio dell’alto Sebino e della bassa Valecamonica c’erano il questore di Brescia, Vincenzo Ciarambino, e rappresentanti della Prefettura, dei carabinieri, dell’esercito, della guardia di finanza e della polizia locale, oltre ai membri delle associazioni d’arma pisognesi e ai ragazzini dell’Istituto comprensivo. ED È STATA proprio una giovanissima dell’Istituto, Elide Sertori, sindaco del consiglio comunale dei ragazzi pisognese, a pronunciare il discorso più significativo: «Dobbiamo fare memoria di quanto accaduto - ha detto - e far sì che gli errori non vengano mai più ripetuti. Spetta a noi ragazzi cercare di cambiare il mondo». «Oggi ci stringiamo tutti insieme attorno alle istituzioni - ha replicato il viceprefetto Salvatore Pasquariello - e soprattutto ai carabinieri e all’esercito: con l’aiuto di tutti, non dovranno mai sentirsi soli». Conclusa la cerimonia inaugurale, dal «giardino di Nassiriya» il piccolo corteo guidato dalla banda cittadina di Pisogne si è poi portato in via Martiri delle Foibe, dove è stato invece ricordata la ricorrenza del Giorno del ricordo. •