Pitoti, stemmi e natura La rotonda del Badetto sarà la vetrina della valle

Una rappresentazione grafica del futuro aspetto del rondò
Una rappresentazione grafica del futuro aspetto del rondò
Una rappresentazione grafica del futuro aspetto del rondò
Una rappresentazione grafica del futuro aspetto del rondò

Fino a oggi ha semplicemente avuto il compito (essenziale) di rendere più fluido il traffico commerciale e privato, e di permettere un attraversamento più sicuro della frazione. Presto però, la rotatoria del Badetto di Ceto avrà anche il ruolo di promozione del grande comprensorio archeologico custodito dalla Valcamonica. Il sindaco Marina Lanzetti ha infatti deciso di caratterizzare il rondò con alcuni simboli: i lavori, del costo di 50 mila euro e cofinanziati al 50% da Riva Acciaio e Comune, sono appaltati e inizieranno a breve. La Riserva delle incisioni rupestri di Ceto, Cimbergo e Paspardo è un patrimonio fondamentale, e così la rotonda sarà sormontata da più sculture ispirate anche ai «pitoti», progettate dall’architetto Matteo Brasca e affidate all’artista del ferro Massimo Taramelli. Si chiamerà Joie (gioia in francese) il pitoto moderno con le braccia al cielo, che cercherà di trasmettere un senso di leggerezza e di propensione al futuro. Ma sulla rotatoria appariranno anche i simboli del Comune; gli elementi presenti sul gonfalone e ufficializzati con delibera consiliare del 1951. ENTRANDO nei dettagli, il progetto prevede infatti un Pitoto-Joie-Ceto che sarà visibile provenendo dal capoluogo e che adagiato su un letto di spighe di grano raffigurerà il simbolo dell’unione di Nadro e del Badetto, e un Pitoto-Joie-Badil in onore del Pizzo Badile che su un letto di lastre di granito lavorate dagli scalpellini locali sarà posizionato in direzione della montagna, visibile da una delle direzioni principali della ex statale 42. Proseguendo, sul manufatto ci sarà posto per il Pitoto-Joie-Abete intagliato su un tavolato di doghe di questo legno, per il Pitoto-Joie-Oi che verrà sistemato su un letto di ciottoli di fiume verso il quale si rivolgerà e che sarà accarezzato sulla schiena dall’acqua proveniente dai getti centrali della rotonda. Per finire si sta ipotizzando anche un eventuale Pitoto-Joie-Ana, che renderà omaggio all’operosità degli alpini. Per quest’ultima opera, in realtà, esista anche l’ipotesi di una installazione negli spazi verdi circostanti l’edificio comunale. L.RAN.

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