Rabbia e sconcerto
I ladri saccheggiano
l’edificio scolastico

Avere a che fare con un furto non è piacevole per nessuno, ma ci sono episodi davvero odiosi da gestire. Come quello - una vera razzia - avvenuto nel fine settimana nel plesso scolastico di Angolo Terme; un colpo definito dal sindaco Alessandro Morandini «una vergogna per il nostro paese».

I LADRI, passati dalle porte di sicurezza dell’edificio ristrutturato la scorsa estate, hanno prelevato otto computer portatili utilizzati nelle aule per le lavagne multimediali. In seguito alla nuova organizzazione degli spazi, progettata dalla dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo Darfo 2 Paola Abondio per rendere la scuola più simile a un college, con le aule diventate laboratori delle diverse materie, è stato necessario dotarsi di nuove tecnologie. All’inizio dell’anno scolastico sono stati quindi acquistati cinque pc affiancati ai tre già sistemati nel plesso di Angolo. E ora si fanno i conti con un duro colpo per la didattica è con una perdita economica non indifferente per la scuola.

Il giro nell’edificio ha portato i ladri anche nel laboratorio di informatica che fortunatamente non ha subito perdite: troppo ingombranti e un po’ datati i computer installati in questo spazio. Infine, a rendere ancora più odiosa la visita è stata la sparizione di 200 euro raccolti dai ragazzi con la vendita delle primule e destinati all’Andos di Vallecamonica.

Ad accorgersi del colpo sono stati ieri i dipendenti ausiliari subito dopo la riapertura dell’edificio, e per evitare situazioni di tensione ai bambini, durante i rilievi effettuati dai carabinieri gli iscritti sono stati radunati dagli insegnanti nella palestra. Ottenuto il via libera dalla forze dell’ordine, dopo circa mezz’ora le lezioni sono riprese regolarmente.

PASSATA la rabbia si pensa già al domani: il sindaco si è impegnato a studiare come rendere meno vulnerabile il plesso scolastico a partire da un nuovo sistema d’allarme, mentre è già aperta la caccia ai fondi per restituire alla scuola di Angolo i computer rubati. G.GAN.

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