Restauri di mezza età
per il simbolo del paese

La croce trasferita in elicottero
La croce trasferita in elicottero
La croce trasferita in elicottero
La croce trasferita in elicottero

Dopo cinquant’anni trascorsi sulla sommità della montagna esposta alle intemperie, la croce metallica che domina il Bles di Vione, visibile da chilometri di distanza, aveva bisogno di un importante intervento di riqualificazione. E in occasione dell’operazione, andata in porto qualche giorno fa, quando il manufatto rimesso a nuovo è stato riportato in quota da un elicottero, tre abili artigiani del paese supportati dal gruppo alpini sono riusciti a realizzarne un modello in legno che è stato collocato nella piazza antistante il municipio.

RESTERÀ LÌ fino alla fine di agosto, e l’intenzione del Comune è di ricollocarla in quel punto nelle prossime estati. «Grazie alle capacità tecniche e manuali di Carlo, Giovanni e Vitale - spiega il primo cittadino Mauro Testini - abbiamo una copia in scala uno a uno simile all’originale».

Il restauro del simbolo cristiano - alto 9 metri e pesante circa 310 chilogrammi - verrà festeggiato ufficialmente in occasione della tradizionale sagra di Cima Bles che quest’anno, il 12, 13 e 14 agosto, taglierà il traguardo delle cinquanta edizioni. «Nel 1966 era stata trasportata a spalle nell’ultimo tratto dai giovani del paese perchè - ricorda Luigi Sterli, capogruppo delle penne nere - non ci sono mulattiere che consentano l’accesso alla cima, a 2.775 metri, con mezzi anche di piccole dimensioni».

La croce è l’emblema di Vione, come la montagna che le sta alle spalle: «In effetti la consideriamo e l’abbiamo per questo battezzata la montagna di casa - conferma Luigi Sterli -. Una denominazione che viene riportata anche in una bella pubblicazione di Dino Marino Tognali - maestro elementare, ex sindaco, autore di decine di libri sulle tradizioni locali e anche poeta dialettale vincitore di numerosi premi letterali, scomparso a dicembre del 2014 - ci ha voluto regalare dieci anni fa, in occasione delle celebrazioni promosse per il quarantesimo anniversario della posa». L.FEBB.

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