Rifiuti, Vezza inizia la volata
per liberarsi della maglia nera

di Lino Febbrari
L’inaugurazione dell’isola ecologica di Vezza d’Oglio
L’inaugurazione dell’isola ecologica di Vezza d’Oglio
L’inaugurazione dell’isola ecologica di Vezza d’Oglio
L’inaugurazione dell’isola ecologica di Vezza d’Oglio

L’obiettivo, decisamente apprezzabile ma anche obbligatorio per legge, è quello di scalare rapidamente la classifica dei paesi camuni ricicloni che purtroppo lo vede nelle ultime posizioni, col meno del 30% di raccolta differenziata. Per raggiungerlo, il Comune di Vezza d’Oglio ha realizzato un’isola ecologica, o centro di raccolta che dir si voglia, già in funzione da qualche tempo ma inaugurato ufficialmente ieri.

È SUCCESSO ieri mattina, simbolicamente alla presenza degli studenti delle scuole dell’obbligo ai quali Stefano Fanetti, responsabile Ambiente del gruppo Valle Camonica servizi, ha rivolto un accorato appello affinché facciano da tramite con i genitori per spiegare come funziona la nuova struttura, che naturalmente non è da considerare alle stregua di una semplice discarica in cui buttare di tutto, ma un luogo in cui smaltire materiali riciclabili al 100%.

Nei grandi cassoni metallici i cittadini possono infatti disfarsi dei rimasugli di sfalci e potature, di legno, elettrodomestici rotti, pneumatici usati, accumulatori esausti, residui di piccole demolizioni come calcinacci, mattoni e piastrelle. «Insomma - annota Fanetti - tutto il materiale che non è possibile conferire con la classica raccolta porta a porta o nei cassonetti. Questi centri di raccolta, se ben utilizzati consentono di aumentare sensibilmente la percentuale della differenziata. La dimostrazione l’abbiamo sotto gli occhi con questo impianto in funzione da pochi mesi, e che ci ha già fatto registrare un incremento del secco del 10%».

Soddisfatto il primo cittadino che probabilmente a breve potrà cedere la maglia nera di paese poco amante dell’ambiente a qualche altro collega della valle. «Certamente questa struttura ci consentirà di migliorare notevolmente la raccolta differenziata - conferma Giovan Maria Rizzi -. Noi ci abbiamo creduto investendo importanti risorse, ci crediamo e ci crederemo perché la salvaguardia dell’ambiente è fondamentale per una località turistica come la nostra. Questa è sola una delle azioni che intendiamo attuare in questo settore: a breve, penso entro la fine dell’estate, completeremo l’operazione raccolta puntuale col sistema porta a porta».

Il progetto del centro di raccolta realizzato nell’ex cava «Binda» risale a un paio di anni fa. È costato 295 mila euro, 80 mila dei quali erogati dalla Regione e 35 mila dalla Provincia.

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