Sci, ossigeno per le stazioni Ecco i soldi del free ski pass

di D.BEN.

Parlare di sci in estate sembra una assurdità, ma in questo caso più che la neve sono i soldi a contare. Chiusa in bellezza la stagione invernale, nei giorni scorsi il Bim ha provveduto al riparto dei fondi incassati dalle staziuoni camune (e non solo) grazie al «Free ski pass» gratuito per i ragazzi dai 5 ai 15 anni, una iniziativa che ha coinvolto quasi tutti i Comuni aderenti al Bacino idrico montano e che si è estesa quest’anno anche a Iseo, alla Comunità montana dei laghi bergamaschi e a quella della Val Seriana. In pochi anni questa proposta ha trovato sempre più attenzione attorno all’obiettivo: incentivare la pratica dello sci tra le giovani generazioni. A ricavarne vantaggi, ovviamente, sono state le otto stazioni sciistiche coinvolte anche quest’anno: Adamello Ski Pontedilegno-Tonale, Aprica, Borno, Montecampione, Colere, Val Palot, Monte Pora e Presolana. La formazione del budget è legata al contributo di un euro per ogni abitante versato dal Comune aderente (2 per quelli fuori dal Bim), da sommare agli altrettanti messi sul piatto dal Bim. La gestione della parte contabile e amministrativa è stata affidata anche quest’anno ad Adamello Ski. L’attenzione è cresciuta, ma con un andamento dei fondi distribuiti che è stato altalenante. Se nella stagione 2015/2016 il riparto faceva segnare 285.308 euro, nella successiva avara di neve si era abbassato a 224.992, mentre in quella appena conclusa si è risaliti fino a 246.568 da suddividere. Anche quest’anno a fare la parte del leone è la ski area Pontedilegno-Tonale che ha incassato 93.433 euro; a seguire Borno con 38.813, Montecampione con 37.560. All’Aprica competono 19.946 euro, a Colere e Val Palot 16.000, a Monte Pora 13.719 e alla Presolana 11.094. Soldi utili a sostenere i piccoli demani sciabili oltre che a favorire la pratica della neve di casa tra i giovanissimi. •

Suggerimenti