Servizi, arredi urbani e viabilità Così Vezza sta cambiando volto

La futura tangenziale di Vezza d’Oglio dovrebbe passare da quiLa caserma dell’ex forestale sta per essere ristrutturata
La futura tangenziale di Vezza d’Oglio dovrebbe passare da quiLa caserma dell’ex forestale sta per essere ristrutturata
La futura tangenziale di Vezza d’Oglio dovrebbe passare da quiLa caserma dell’ex forestale sta per essere ristrutturata
La futura tangenziale di Vezza d’Oglio dovrebbe passare da quiLa caserma dell’ex forestale sta per essere ristrutturata

Lino Febbrari Un paio di opere pubbliche arrivate in porto nei tempi stabiliti, e che dopo qualche mugugno sono state «digerite» dalla Comunità; altre due sul tavolo ancora in fase di definizione. Succede a Vezza d’Oglio, dove l’amministrazione comunale ha completato la riqualificazione di piazza IV Luglio e del cimitero, e adesso lavora per concretizzare la variante all’abitato e la nuova caserma dei carabinieri che accoglierà anche i militari dell’ex forestale (ora nell’Arma) operativi in alta valle per la sorveglianza della parte camuna del Parco dello Stelvio. PARTIAMO dalla piazza centrale, dove l’accesso ai veicoli è ora regolamentato dai pilomat. «Abbiamo rifatto tutta la pavimentazione in porfido e l’arredo urbano - premette il sindaco Giovan Maria Rizzi - e la novità è proprio quella di non consentire più il transito veicolare, salvo a chi ne ha diritto e in determinati orari, per lasciare questo spazio a disposizione dei turisti, dei residenti e soprattutto dei bambini che giocano e di tutte le persone che utilizzano la piazza per socializzare». I lavori al camposanto hanno invece riguardato soprattutto la messa a norma di diverse campate di loculi. Inoltre da parecchi anni non venivano fatte estumulazioni, per cui la saturazione dell’area cimiteriale era al massimo. «E stata una decisione inevitabile perché eravamo arrivasti al punto di avere a disposizione pochissimi loculi - conferma Rizzi - e non avevamo quasi più posto neppure per i feretri da tumulare». Quanto ai carabinieri e ai carabinieri forestale, Vezza è uno dei Comuni che sta lavorando per l’accorpamento delle due attuali strutture presenti, dopo che all’inizio del 2017 anche i forestali hanno messo gli alamari. «Invece di avere due caserme ne avremo una sola più moderna e funzionale - spiega il primo cittadino -. Avvieremo una serie di ristrutturazioni nell’edificio che ancora ospita l’ex Cfs per renderlo il più adeguato possibile alle esigenze dell’Arma. Il progetto ha già superato il vaglio della Prefettura e del comando regionale, ci stiamo occupando degli ultimi particolari e spero di poter avviare il cantiere già in primavera». Concludiamo con l’ipotesi progettuale della bretella esterna all’abitato, ormai indispensabile per evitare i lunghi serpentoni di auto nei giorni di maggiore afflusso turistico. «È chiaro però, e ne siamo tutti consapevoli - conclude Rizzi - che prima del nostro sogno viene la questione di Edolo: l’allargamento della vecchia galleria e la variante sotto Mù. Riteniamo però che in una giusta programmazione delle opere e nei tempi opportuni sia arrivato il momento, da parte dell’Anas, di presentare e mandare avanti il piano». •

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