Settimana corta: c’è un piano B

Le elementari di Edolo
Le elementari di Edolo
Le elementari di Edolo
Le elementari di Edolo

L’orario per ora non cambia, ma c’è tutta la volontà per trovare e condividere altre soluzioni. Per pochi voti lo scorso mese di febbraio il no alla settimana corta è prevalso tra i genitori degli alunni dell’istituto comprensivo di Edolo. Dopo un’attenta analisi del risultato referendario, anche il consiglio di istituto ha di fatto bocciato il taglio del sabato, decidendo di mantenere in vigore per il prossimo anno scolastico l’attuale orario 8-13. «Però i membri del consiglio hanno aperto una finestra, nel senso che hanno invitato i docenti, o meglio il loro collegio, a rivalutare un’eventuale adattamento del calendario -spiega la dirigente Raffaella Zanardini - Intendo presto riunire il mio staff per appunto valutare insieme la possibilità di soddisfare, con una formula mista, anche le esigenze di coloro che hanno richiesto la settimana corta».

L’IPOTESI al vaglio per avere alcuni sabati liberi è di eliminare o accorciare alcuni ponti e probabilmente di anticipare la data dell’inizio della scuola dopo la pausa estiva. «Ripeto - aggiunge la preside - valuteremo la scelta migliore con la massima attenzione e nell’interesse di tutti».

L’istituto comprensivo raggruppa 11 plessi scolastici dalle materne alle medie (Corteno, Edolo, Sonico, Monno e Malonno) e complessivamente gli alunni sono più di novecento. Oltre a questa importante decisione, la dirigenza sarà impegnata a far decollare diversi progetti innovativi, tra i quali uno davvero singolare riservato ai piccoli della scuola dell’infanzia e battezzato «Che sonno!». «Non vogliamo un ritorno al passato mandando a dormire i bambini - puntualizza la professoressa Zanardini - ma cercheremo di scoprire le loro paure quando si devono addormentare. Per questo andremo a creare una figura professionale, che avvicinerà i piccoli in questo momento delicato, presterà lo attenzione e risolverà le loro angosce».

Un’altra iniziativa con più contenuti è l’ampliamento dell’offerta formativa.

«Andremo a supportare la fase dei compiti per la primaria. E potenzieremo l’offerta dell’indirizzo sportivo e quella teatrale, in particolare della musica, il cui insegnamento partirà fin dalla prima infanzia».L.FEB.

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