Squadre di «acrobati»
al capezzale della chiesa

di Gio Moscardi
I cantieri sospesi all’interno  della parrocchiale di  Piamborno
I cantieri sospesi all’interno della parrocchiale di Piamborno
I cantieri sospesi all’interno  della parrocchiale di  Piamborno
I cantieri sospesi all’interno della parrocchiale di Piamborno

Prosegue a ritmo serrato la riqualificazione della parrocchiale della Sacra Famiglia di Piamborno. La navata è già stata messa in sicurezza attraverso l'inserimento di catene e tiranti longitudinali, così come il sottotetto. Anche se sono state necessarie alcune «variazioni di programma», soprattutto nelle zone accessibili soltanto dopo l'installazione dei ponteggi.

In particolare nella zona a fianco della cupola alcune travi, ancora all'epoca della costruzione, erano state realizzate su appoggi critici e cedevoli. Per questo si è resa necessaria l'installazione di elementi in metallo per sostenere la trave di colmo della copertura. All’esterno l’unico segno dell'intervento più consistente sono tre barre circolari di 38 millimetri di diametro. All'interno invece sono ben visibili i cavedi, alti 20 metri e larghi 2 per 2.

«LE IMPRESE chiamate al capezzale della chiesa hanno dimostrato un’altissima professionalità - osserva Elide Tomasoni, l'ingegnere che dopo la scomparsa dell'architetto Mario Gheza prosegue il monitoraggio dei lavori - Gli operai hanno dovuto realizzare un piano a 10 metri di altezza, calandosi con le funi e lavorando in uno spazio ristretto. Hanno poi effettuato delle complesse operazioni di consolidamento dell'intera struttura instabile e vulnerabile a eventuali eventi sismici». Si spiega così l’investimento da 350 mila euro ai quali se ne andrebbero ad aggiungere 100 mila per il restauro dell'organo e altrettanti per il recupero degli affreschi. «La struttura era instabile - ammette Elide Tomasoni - e senza interventi il rischio cedimento o crollo era davvero elevato». I lavori di consolidamento hanno permesso di apprezzare la maestria con la quale la chiesa fu eretta nel 1875. «È un monumento al muratore - osserva Emanuele Gheza dell'omonima impresa edile impegnata sul cantiere - C'è il segno di chi l'ha costruita ed è un valore non solo per Piamborno, ma per tutta la Valle». Per illustrare l’intervento stasera alle 20.30 al teatro parrocchiale di Piamborno si terrà un’assemblea pubblica.

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