Storie di Camuni e
Romani: finalmente
una vera vetrina

di Luciano Ranzanici
Ultime rifiniture per la nuova sede del Museo archeologicoLa splendida statua di Minerva troverà una casa adeguata
Ultime rifiniture per la nuova sede del Museo archeologicoLa splendida statua di Minerva troverà una casa adeguata
Ultime rifiniture per la nuova sede del Museo archeologicoLa splendida statua di Minerva troverà una casa adeguata
Ultime rifiniture per la nuova sede del Museo archeologicoLa splendida statua di Minerva troverà una casa adeguata

Alle spalle ci sono quasi quarant’anni di precarietà dovuti alla posizione infelice, proprio a ridosso dell’uscita della superstrada. In prospettiva, tra pochi mesi, per il Museo nazionale archeologico della Valcamonica di Cividate ci sono il trasloco nei più capienti e centralissimi locali dell’Incubatore d’impresa, nel cuore del paese, e la creazione di un continuum con il Parco archeologico del Teatro e dell’Anfiteatro romani della Civitas Camunnorum. Ieri i rappresentanti degli enti e delle istituzioni in campo per realizzare il progetto dall’architetto Ilaria Volta (anche per l’allestimento), che tra adeguamento dei locali e allestimento comporterà un esborso di circa un milione, hanno presentato a una folla di addetti ai lavori le caratteristiche della nuova raccolta, che potrebbe essere inaugurata in tempi relativamente brevi. E che collocherà in spazi finalmente idonei pezzi straordinari come la statua della Minerva, il tesoro principale della collezione con il nudo Eroico, la porta in legno della casetta romana di Pescarzo, il tesoretto di Braone, i preziosi oggetti in oro e argento di Borno, i corredi delle necropoli di Cividate e testimonianze mai esposte per mancanza di spazi, oggi depositate sotto la tettoia retrostante l’ormai vecchio museo o in depositi della Sovrintendenza. PER PARLARE dell’ormai prossimo futuro c’erano la direttrice museale Serena Solano, il sindaco di Cividate Cirillo Ballardini e il direttore uscente del Polo Museale della Lombardia Stefano L’Occaso. Il nuovo Museo nasce dalla sinergia fra Polo Museale, Comune e Sovrintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio, e secondo Solano «consentirà ai visitatori di ammirare attraverso percorsi su due piani nuove e straordinarie testimonianze della valle, offrendo in visione la romanizzazione del nostro territorio e l’importantissimo incontro fra Camuni e Romani». Il sindaco Ballardini ha parlato dell’iter e presentato «il conto», e dicendosi certo che il nuovo Museo, con i parchi archeologici già esistenti, darà nuovo impulso turistico a Cividate, ha ricordato anche che «la Regione ha assegnato un finanziamento di 120 mila euro destinati all’allestimento». Ancora Serena Solano ha poi fatto il quadro dell’appeal di Cividate ricordando che «i nostri visitatori si attestano sulle 5.000 unità per anno, mentre sono diecimila quelli che accedono al Parco del Teatro e dell’Anfiteatro. Sono per ora numeri non rilevanti, che naturalmente speriamo di far impennare». Insomma, il Museo si avvicina, e troverà casa in un edificio nel cui cortile sono state rinvenute strutture di età romana, che ovviamente entreranno nel percorso di visita. •

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