Strada del Plan, è corsa contro il tempo

di Domenico Benzoni
Il cedimento nei pressi della prima galleria sulla strada del PlanUn altro punto in cui la carreggiata risulta erosa e danneggiata
Il cedimento nei pressi della prima galleria sulla strada del PlanUn altro punto in cui la carreggiata risulta erosa e danneggiata
Il cedimento nei pressi della prima galleria sulla strada del PlanUn altro punto in cui la carreggiata risulta erosa e danneggiata
Il cedimento nei pressi della prima galleria sulla strada del PlanUn altro punto in cui la carreggiata risulta erosa e danneggiata

A Montecampione è tempo di gustarsi i colori dell’autunno. Una stagione affascinante tanto quella invernale, ottima occasione per una tranquilla camminata nel bosco o per inoltrarsi verso il Plan. Ma è su questa strada che il bello della natura fa a pugni con le condizioni di degrado evidenti in alcuni punti. I DOLORI legati alla viabilità sono risaputi, ma alcuni giorni addietro se ne è accentuata l’evidenza. Nei pressi della prima galleria, laddove già c’erano stati segnali di franamento, si è verificata di recente un’altra caduta di pietrame. Qui la montagna mostra tutta la sua pericolosità e la rete paramassi ha solo attutito l’impatto, con la roccia che sembra essere pronta in ogni momento ad altri distacchi. Fortuna vuole che il traffico veicolare in questo periodo non risulti consistente, anche se non manca mai, cacciatore o escursionista che sia, chi si reca al Plan percorrendo questi pochi chilometri di calvario. Sì, perché non solo questo punto è pericoloso. Certo, tutto è transennato e segnalato, ma pure l’avvallamento della carreggiata poco oltre sta evidenziando ulteriore decadimento. Al punto che i tanti rattoppi dell’asfalto risultano quasi insignificanti di fronte a situazioni ben più critiche. LA NECESSITÀ di intervenire in fretta sui maggiori dissesti ha trovato ascolto: il milione e mezzo messo a disposizione dalla Provincia è in procinto di essere subito utilizzato, così come la prima trance messa sul piatto dalla Regione e dagli enti comprensoriali e locali. Sebbene l’Unione dei Comuni della bassa Valle sia saltata, Artogne, Piancamuno e Gianico hanno raggiunto un accordo sulla suddivisione di un primo stanziamento, a valere sul biennio 2018-2019. La parte più consistente andrà ad Artogne per i primi interventi sulla strada del Plan, Piancamuno intende provvedere all’annoso problema del tornante di Val Morino che da anni sta scivolando in basso e qualcosa se lo è assicurato pure Gianico per la strada delle malghe oltre la stanga di Bassinale. Opere, queste, che dovranno essere appaltate entro la fine dell’anno e concluse entro il prossimo. A seguire arriveranno gli impegni legati al piano d’area per il triennio 2018-2020, con quanto previsto dai progetti legati allo sviluppo turistico della bassa Valle Camonica. A pesare sulle prime scelte è stato di certo lo stato della strada di Montecampione, e in particolare di quella del Plan. L’imminenza della stagione sciistica non poteva che consigliare la messa in sicurezza almeno di quei tratti più a rischio e maggiormente pericolosi. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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