Strada del Plan: via la frana in attesa della cura definitiva

di Domenico Benzoni
Gli effetti della frana caduta nei giorni scorsi a MontecampioneUna istantanea del versante a rischio sopra la strada
Gli effetti della frana caduta nei giorni scorsi a MontecampioneUna istantanea del versante a rischio sopra la strada
Gli effetti della frana caduta nei giorni scorsi a MontecampioneUna istantanea del versante a rischio sopra la strada
Gli effetti della frana caduta nei giorni scorsi a MontecampioneUna istantanea del versante a rischio sopra la strada

Purtroppo non si sente ancora parlare dei ben più impegnativi per la sistemazione complessiva della strada (che fa i conti con due tornanti davvero malconci e che dovrebbe essere restaurata in sei lotti), ma almeno c’è un inizio certo - lunedì - per il ripristino della viabilità che dal villaggio turistico di Montecampione, a quota 1.200, porta al Plan di quota 1.800; viabilità interrotta dalla frana caduta sull’asfalto nella notte tra il 4 e il 5 marzo. LA FORZA della natura ha strappato per un bel tratto la rete di contenimento dei massi riversando diversi metri cubi di materiale sulla carreggiata, e il vero pericolo viene ora dall’alto, da quel costone roccioso che presenta numerose fratture e che con il disgelo e l’acqua potrebbe di nuovo manifestare la propria instabilità. All’altezza delle prime gallerie paravalanghe sono ben visibili gli effetti provocati dallo smottamento: grosse pietre, fango, materiale di vario genere misto a cespugli e alberi; tutto sulla carreggiata, mentre sul versante non mancano massi pericolanti. Tanto che il sindaco di Artogne nei giorni scorsi ha emesso l’immediata ordinanza di chiusura del traffico veicolare. Lunedì partirà appunto la messa in sicurezza, che contempla la rimozione del materiale finito in strada, la verifica delle condizioni delle rocce sovrastanti che manifestano non poche criticità e il «disgaggio» di tutto quanto può rappresentare ulteriore elemento di pericolo. Il sindaco di Artogne, Barbara Bonicelli, fa sapere che in contemporanea con l’esecuzione dei lavori, per i primi giorni dalle 8 alle 17 sarà consentito il transito dei veicoli per dieci minuti ogni ora. Sabato 16 marzo è in calendario la ciaspolata del Muffetto, proprio nella zona del Plan, e il Comune garantisce che per quella data la strada sarà normalmente percorribile. La spesa prevista per portare a termine questo che viene definito un intervento d’urgenza ammonta a 92 mila euro, e il distacco di sassi e materiale nel primo tratto di quella strada non è una novità: fino a parecchi anni fa la funzione protettiva era affidata a una rete paramassi, ma poi anche questa subì delle rotture proprio al piede, e da qualche tempo non riusciva più a contenere tutte le deiezioni rocciose. IL CEDIMENTO notturno dei giorni scorsi ha fatto il resto e fortunatamente non ha coinvolto veicoli e persone. D’ora in poi qualche preoccupazione non mancherà nel percorrere quel tratto di strada, e durerà almeno fino a quando non potranno prendere il via i lavori di sistemazione dell’intera arteria, che sono contemplati e finanziati con il Piano d’area per lo sviluppo turistico della bassa Valcamonica. •

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