Sull’attenti
per il soldato
Simoncini

Quest’anno la festa del gruppo alpini di Paisco Loveno (è fissata per domenica) sarà caratterizzata da un momento speciale: la tumulazione nel piccolo sacrario monumento ai caduti nella piazza antistante la parrocchiale delle spoglie di un soldato morto prigioniero a Lipsia, in Germania, nell’ottobre del 1945, quando ormai le armi in Europa tacevano da mesi.

SIMONE SIMONCINI era nato il 9 aprile del 1912 e nel gennaio del 1940 era riuscito a sposare Maria Noggia. Dopo alterne vicende fu catturato e finì in un campo di prigionia. Morì a conflitto terminato e per anni la famiglia non seppe neppure dove fosse seppellito. Solo grazie all’ostinazione della moglie che a tutti i costi voleva riaverne almeno i resti, finalmente nel maggio del 1970 il feretro fu inumato nel cimitero del suo paese. Da dove domenica verrà traslato all’ossario in cui riposano anche i resti di Pietro Brunelli e Giuseppe Mascherpa. L.FEBB.

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