Tangenziale di Edolo, il progetto accelera

di Lino Febbrari
L’abitato di Edolo e sullo sfondo la strada per l’Aprica:  la tangenziale in galleria non è più un sogno
L’abitato di Edolo e sullo sfondo la strada per l’Aprica: la tangenziale in galleria non è più un sogno
L’abitato di Edolo e sullo sfondo la strada per l’Aprica:  la tangenziale in galleria non è più un sogno
L’abitato di Edolo e sullo sfondo la strada per l’Aprica: la tangenziale in galleria non è più un sogno

Lino Febbrari Il termine ultimo per la presentazione del progetto esecutivo era fissato per la fine del 2017. Almeno così hanno sempre sostenuto il Comune di Edolo, ente capofila, la Comunità Montana e la Provincia di Brescia, i cui rappresentanti (insieme ad altri amministratori dell’alta Valcamonica), nell’ottobre del 2016, per perseguire tale obbiettivo incontrarono in municipio a Sonico i vertici del compartimento Anas della Lombardia. L’INCONTRO servì anche per fare il punto degli interventi da programmare per risolvere le tante problematiche della disastrosa viabilità che porta i turisti ai demani sciabili. Ci riferiamo all’allargamento del vecchio budello di epoca austro-ungarica in centro a Edolo: operazione che dovrebbe andare in porto entro la fine di quest’anno (la data l’hanno ribadita in più occasioni i politici interessati), ma per la quale, dopo l’espletamento un paio di mesi fa degli ultimi sondaggi, ancora non sono state gettate le basi, ossia la conoscenza del progetto. Che fine ha fatto? «È stato aggiudicato a uno studio di professionisti bergamaschi - afferma Pier Luigi Mottinelli, numero uno del Broletto - Lunedì 22 gennaio ci confronteremo nuovamente con la Soprintendenza per definire gli ultimi dettagli. Credo però che l’allargamento del budello sia solo un passo interlocutorio, perché la viabilità dell’alta Valle necessita di soluzioni più radicali». Non è un segreto che Mottinelli, pur sforzandosi di concretizzare al più presto il progetto da circa 3 milioni di euro, faccia il tifo per la variante in galleria all’abitato edolese, per la quale gli enti hanno sottoscritto un’apposita convenzione con Anas, che a sua volta ha messo sul piatto 60 milioni di euro nell’ambito del patto Lombardia. «Stiamo arrivando alla progettazione definitiva per poter andare in appalto nel 2019, perché è questo l’anno previsto per l’esecuzione dei lavori». Molti temono però che anche questo progetto finisca come quello del traforo del Mortirolo, del quale se ne parla da tempo immemorabile solo in occasione delle scadenze elettorali. «NELLE ULTIME settimane il Mortirolo è stato di nuovo oggetto di un incontro tra le province di Brescia e Sondrio per mettere a punto lo studio di fattibilità – rivela il presidente - Però a oggi questa infrastruttura ferroviaria che dovrebbe collegare Edolo a Tirano, non ha ancora il finanziamento - si parla come minimo di 350 milioni e si dice che il traforo interessi anche le Ferrovie Retiche, probabilmente intenzionate a portare sul Lago d’Iseo il mitico trenino rosso del Bernina - Mentre per la variante di Edolo in direzione del Tonale - conclude Mottinelli - i soldi ci sono. Si sta lavorando sulla progettazione in termini reali e soprattutto ci troviamo di fronte a interlocutori credibili. Per cui, rispetto al passato, siamo veramente in una fase molto avanzata del progetto». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Suggerimenti