Tari, il Consorzio residenti vuole riaprire il dialogo

di D.BEN.

«Caro sindaco, ci dobbiamo vedere, vogliamo parlare con te». Eccolo l’appello lanciato ieri dal presidente del Consorzio residenti di Montecampione a proposito dell’intenzione del Comune di Artogne di applicare la Tari anche al comprensorio turistico. Un appello che arriva dopo che il 2 marzo i rappresentanti del Consorzio hanno deciso di non presentarsi a un incontro col primo cittadino, programmato proprio per affrontare l’argomento, preferendo incontrare la stampa il giorno successivo. Una scelta per niente gradita da Barbara Bonicelli. Da quel momento i rapporti con l’ente locale sono ulteriormente peggiorati, ma ora si registra un tentativo di riconciliazione. «La vostra decisione non può essere calata come una scure su Montecampione - ha precisato Paolo Birnbaum, presidente del Consorzio -; ci vogliamo mettere a disposizione per il bene di tutti. Noi abbiamo piani fino alla lettera zeta per tenere in vita il nostro organismo». Come dire che ogni strada sarà percorsa pur di non arrivare allo scioglimento del sodalizio da lui guidato. Una di queste strade sarà il prossimo incontro con il prefetto di Brescia, per spiegare pure al rappresentate dello Stato quali sono le ragioni che spingono a tenere in vita l’associazione dei residenti. Tra queste la convinzione, espressa dal vice Marco Daminelli, che il Comune di Artogne «non abbia le capacità finanziarie per fare gli interventi che facciamo noi, dato che i nostri servizi non sono banali, ma essenziali» per la stazione turistica. Sull’argomento è intervenuto pure Stefano Iorio in rappresentanza del commercianti, ribadendo le forti preoccupazioni degli operatori economici della zona. Le richieste ascoltate ieri nella sala del cinema Alpiaz sono quindi finalizzate a riaprire un tavolo di trattativa sulla Tari, col primo obiettivo di dilazionarne l’applicazione. •

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