Quello che non sono riusciti a fare gli adulti, lo faranno i bambini. Il 28 ottobre del 2011 il referendum popolare bocciò il matrimonio fra Pontedilegno e Temù. Le nozze saranno celebrate ora dagli alunni dell’Istituto comprensivo, che il 12 novembre andranno ai seggi per scegliere il sindaco, che rappresenterà i ragazzi di ambedue le località turistiche dell’alta Valle. «Il progetto – sottolinea Roberta Ventura, docente che ha curato i dettagli dell’operazione –, è una prima esperienza di democrazia partecipata per i nostri alunni. Ci siamo resi conto che nell’ambito del piano di educazione alla cittadinanza che abbiamo avviato qualche tempo fa, l’ideale era di farli diventare cittadini attivi. Un altro aspetto educativo che ci ha convinti – aggiunge la professoressa – e che il Consiglio dei ragazzi può rappresentare uno strumento importante per far capire loro cosa è e come funziona l’amministrazione pubblica, che è anche un diritto da mettere in pratica democraticamente tutti i giorni».
Saranno cinque gli aspiranti alla fascia tricolore e 24 i candidati consiglieri.
«Abbiamo accolto con entusiasmo la proposta dell’Istituto comprensivo – osserva il sindaco di Pontedilegno Aurelia Sandrini che con il collega di Temù Roberto Menici, per più di un’ora ha risposto alle domande degli aspiranti piccoli primi cittadini -, perché riteniamo giusto che le nuove generazioni imparino a confrontarsi e a dialogare per il bene comune».
«Vuole dire che in futuro potremo ritentare di unire le nostre forze – osserva Menici riferendosi alla battuta d’arresto di cinque anni fa -. A parte le battute siamo contenti di questa iniziativa, e ben venga che i ragazzi dei due plessi scolastici abbiano deciso di essere amministrati da un solo esecutivo». L.FEB.