Tre comuni per Ski area
Le promesse finanziarie
si stanno concretizzando

Prima c’è stato l’annuncio ufficiale, poi, in queste ore, i comuni di Piancamuno, Gianico e Artogne stanno concretizzando la partecipazione diretta alla ricapitalizzazione di Ski area. Il consiglio comunale del primo ente ha già ratificato la delibera di giunta del 21 ottobre, che con una variazione di bilancio si impegnava a versare diecimila euro alla società che si è aggiudicata gli impianti di risalita di Montecampione.

GIANICO ha in approvazione la ratifica della scelta di mettere sul piatto i suoi cinquemila euro in occasione del consiglio convocato per lunedì; a seguire sarà la volta di Artogne. Fino a qualche tempo fa gli enti locali non potevano entrare a far parte di società di capitale. Poi sono arrivate alcune deroghe previste dal testo unico 175 dell’agosto 2016, grazie alle quali viene concessa la possibilità di partecipare a spa o a srl che abbiano come oggetto sociale la gestione di impianti di trasporto a fune nelle aree di montagna.

Torna così consentito l’acquisto di azioni, purché si tratti di società di beni e servizi necessarie per raggiungere obiettivi istituzionali; non ci sia concorrenza con privati dello stesso settore; vengano prodotti servizi di interesse generale e finalizzati a valorizzare il proprio patrimonio e vengano rispettate le nome europee sugli aiuti di Stato. Il tutto viene anche vagliato dalla Corte dei conti, e i comuni vengono invitati a sottoporre lo schema deliberativo a quelle che sono state definite «forme di consultazione pubblica».

Per questo i sindaci Giorgio Ramazzini ed Emilio Antonioli hanno invitato la popolazione a inviare eventuali osservazioni alla ricapitalizzazione. Per Piancamuno c’è tempo fino al 12 dicembre, per Gianico fino al 15. Vanno inviate per posta elettronica certificata ai protocolli indicando come oggetto «consultazione pubblica Montecampione». D.BEN.

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