Tricolore sull’Adamello?
Il Ghislandi rilancia l’idea
della super catena umana

Uno scorcio dell’Adamello: il super tricolore avrà un futuro?
Uno scorcio dell’Adamello: il super tricolore avrà un futuro?
Uno scorcio dell’Adamello: il super tricolore avrà un futuro?
Uno scorcio dell’Adamello: il super tricolore avrà un futuro?

In principio era semplicemente un’idea, poi chi l’ha concepita, l’associazione «Impronta camuna», l’ha trasformata in una proposta effettiva, e le prospettive di una sua realizzazione sono piuttosto concrete. Ma non tutti in Valcamonica apprezzano la prospettiva di veder stendere lungo la parete Nord dell’Adamello un gigantesco tricolore (del peso di 18 quintali, lungo un chilometro e largo 30 metri) per ricordare il prossimo anno la conclusione del primo conflitto mondiale.

A dimostrare l’assenza di unanimità è una istituzione di prestigio. In accordo col direttivo, il presidente del circolo culturale «Ghislandi» Giancarlo Maculotti ha preparato una mozione che ha subito trasmesso al suo omologo di Impronta camuna, Roberto Bontempi. Sottolineando l’assenza di volontà polemica, il Ghislandi non mette in discussione la positività del progetto, ma attraverso Maculotti non nasconde «qualche dubbio» e presenta un’alternativa celebrativa: l’organizzazione di una grande catena umana da Pontedilegno a Vermiglio (una distanza di 23 chilometri) che ricordi come e perchè un confine sia stato abbattuto con costi umani e materiali incalcolabili e che lanci un messaggio di pace cancellando, in un periodo di crisi profonda come l’attuale, il costo esorbitante di 100 mila euro dell’operazione bandierone».

IL PRESIDENTE del Ghislandi ricorda poi che la medesima catena venne proposta alcuni anni fa (ma non venne effettuata) e che prospettarla nuovamente «avrebbe una risonanza mediatica molto più forte grazie al coinvolgimento di migliaia di persone, non porrebbe problemi di impatto ambientale in una natura quasi incontaminata e soprattutto sarebbe quasi a costo zero».

Maculotti invita insomma Bontempi a passare dalla bandiera alla catena di pace: «Molti di noi sarebbero più felici e forse lo sarebbe, sempre che abbia un’anima, anche l’Adamello». Il Ghislandi avvierà a breve una campagna di raccolta di pareri e di sensibilizzazione attorno alla propria proposta per poterla rendere praticabile in coincidenza con le celebrazioni per la conclusione della guerra. L.RAN.

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