Tricolore sull’Adamello
Impronta camuna rilancia

In Valcamonica l’estate si sta esaurendo all’insegna di alcune defezioni importanti dal Comitato di coordinamento per l’elevazione dell’Adamello ad Altare della Patria e degli Alpini, un gruppo per cui è stato scelto il sottotitolo «Il tricolore sull’Adamello» e che è stato voluto e costituito dal presidente dell’associazione «Impronta camuna - Migranti camuni a Brescia e dintorni» Roberto Bontempi?

Un problema al quale l’ideatore del progetto che prevede la posa di un gigantesco tricolore sulla parete Nord della montagna, attraverso una serie di ancoraggi o utilizzando altri sistemi meno invasivi, risponde rilanciando, ovvero annunciando l’ingresso di altre personalità nello stesso sodalizio promotore.

Aggiungendosi agli attuali componenti, entrano a far parte di questa speciale commissione incaricata di gestire l’evento del prossimo anno, dedicato al ricordo della conclusione del primo conflitto mondiale, il questore di Brescia Vincenzo Ciarambino, il presidente della Società di Solferino e San Martino Fausto Fondrieschi e il generale a riposo Alberto Minelli. Negli ultimi giorni si sono poi aggregati anche Rosaria Avisani, dell’Ispettorato della Croce rossa di Brescia, e il capitano militare della stessa Cri, Maurizio Quartini.

Una campagna di reclutamento attraverso la quale Roberto Bontempi ha ovviamente voluto ampliare il consenso attorno alla sua iniziativa, rispondendo alle rinunce e ai ripensamenti che hanno riguardato la Comunità montana e il Parco dell’Adamello, enti che hanno manifestato la loro perplessità sull’impatto ambientale dell’iniziativa dopo un primo consenso. Ora l’attenzione si sposta sull’imminente incontro del Comitato di coordinamento che Roberto Bontempi convocherà a breve scadenza e che potrebbe essere caratterizzato da altre novità.

Di certo il promoter dell’operazione super bandiera non è intenzionato a deporre le armi. L.RAN.

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