Un concerto ringrazia i sessant’anni creativi di due maestri delle note

di L.RAN.

Sessant’anni di musica: in estrema sintesi è questo il contributo dato dal 1920 al 1980 dai due maestri loveresi Giuseppe Macario e Benito Conti; due promotori che aprirono le loro case a professionisti, coristi, bandisti e a chiunque amasse la musica. Oggi alle 20,45, nella chiesa del Santuario di Lovere Macario e Conti saranno ricordati con un concerto dell’orchestra Vivaldi di Valcamonica diretta da Silvio Maggioni, che eseguirà brani di Facchinetti, Mozart, Salieri ed Hoffmeister, con solista al violino la strumentista esinese Silvia Bontempi. MACARIO, scomparso nel 1976, studiò nel Conservatorio di Milano, fu soldato della Prima guerra mondiale e dal 1920 insegnante di pianoforte e di organo dell’Accademia Tadini di Lovere, organista in parrocchia e maestro della banda fino al 1960, quando passò a dirigere quella di Darfo. Nel 1930 fondò il Trio di Lovere. Mario Conti, presidente dell’orchestra Vivaldi, lo ricorda come «educatore di musica e musicalità, attento alla liturgia dietro quella balconata dell’organo, suo baluardo e sua seconda casa». Benito Conti, morto nel 2003, si diplomò nel Conservatorio di Bolzano dove conobbe Calo Maria Giulini e Arturo Benedetti Michelangeli, diventando amico di quest’ultimo frequentandolo nelle sue tappe nell’Accademia Tadini. Dopo la viola studiò anche il violino nel Conservatorio di Milano, e si trasferì a Roma come suonatore di viola nell’Orchestra sinfonica della Rai. Nel mezzo ci fu la guerra, e trascorse anni sui fronti francese e albanese portando con sé il suo violino. Tornò dal conflitto in pessime condizioni di salute e dovette riprendere da capo l’attività, iniziando a suonare come violista e violinista nell’Orchestra di Radio Monteceneri, alla Scala e nel Teatro Donizetti. Diresse la banda di Lovere dopo Macario e formò il Quintetto di Lovere.

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