Un pranzo all’età della pietra

di Luciano Ranzanici
Un pranzo preistorico apparecchiato all’ archeo-museo di Nadro
Un pranzo preistorico apparecchiato all’ archeo-museo di Nadro
Un pranzo preistorico apparecchiato all’ archeo-museo di Nadro
Un pranzo preistorico apparecchiato all’ archeo-museo di Nadro

Luciano Ranzanici Un pranzo ai tempi della preistoria. Lo hanno apparecchiato nell’area didattica delle Foppe gli esperti del Museo della Riserva delle incisioni rupestri di Nadro di Ceto. Una lezione di storia creativa che ha entusiasmato i commensali. L’iniziativa emblematicamente battezzata «La dispensa dell’uomo preistorico. Alimentazione fra fine Paleolitico ed inizio Neolitico», è stata promossa a margine dell’inaugurazione della mostra «L’uomo e le piante nella Preistoria». Entra dunque nel vivo il progetto «Erbarius. Alimentazione dalla preistoria alla cultura contadina». Un viaggio che dalla preistoria alla cultura contadina del secolo scorso, riflessione sui sapori, ripercorre l’impiego delle piante in cucina e propone una riflessione sui sapori e i prodotti camuni perduti. In occasione del varo della mostra, Renata Grifoni Cremonesi, che ha allestito l’esposizione e Tiziana Cittadini, direttrice della Riserva, hanno parlato dell’uso dei prodotti alimentari nella preistoria. Subito dopo nell’area didattica istoriata delle Foppe Maurilio Grassi ha ricostruito con i suoi collaboratori alcuni focolari domestici ed un angolo d’età neolitica nel quale sono state cotte due zuppe preparate esclusivamente con prodotti naturali, con ricette specchio dei lavori di ricerca sull’alimentazione dell’antichità. MAURILIO GRASSI ha illustrato anche «la sperimentazione della tecnica di affumicatura dei pesci e delle carni in un’apposita struttura rigorosamente assemblata con materiale reperito nel bosco». Si è trattato di un vero e proprio pranzo preistorico a base di prodotti del bosco. •

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