Le associazioni, lo si sa, sono l’anima della vita sociale. È lì che si annidano assistenza, animazione, sport, volontariato, tempo libero e cultura. Senza le associazioni quante cose si bloccherebbero, quanto silenzio e quanto vuoto dentro una comunità. A Pisogne questo lo si sa bene e non per nulla tutte le amministrazioni comunali hanno sempre avuto un occhio di riguardo verso queste realtà. Una presenza che si concretizza in gruppi tra i più disparati. Ci sono gli appassionati di pesca sportiva e di scalate, così come gli scultori della scuola del legno; i sub, gli alpini, i marinai, l’associazione dei carabinieri e dei fanti; il Soccorso Sebino e il Centro di aiuto alla vita; Avis, Aido, gruppi parrocchiali, centri anziani, società di assistenza e beneficenza. Non manca la vivacità culturale promossa dai cultori della poesia, così come quella legata alla musica. E poi la Pro Loco. Si contano una trentina tra gruppi e associazioni che intervengono sul territorio. Un impegno che spazia ovunque e che ogni anno viene riconosciuto con una serie di contributi pubblici. TANTI O POCHI euro che siano, si tratta pur sempre di un modo per ringraziare della loro presenza operativa. Anche di recente l’amministrazione comunale ne ha messi sul piatto 23mila per rispondere alle richieste presentate per le attività dello scorso anno. A fare la parte del leone, ovviamente, la Pro Loco, ma a scorrere la lista dei beneficiari pare che non ci si sia dimenticati di nessuno. A Sebino Soccorso sono andati 2.000 euro; 500 di meno agli Amici della montagna di Sonvico e all’associazione Toline insieme; 1.200 se li sono accaparrati gli alpini, mentre a quota 1.000 ci sono i volontari di Santa Maria Assunta, la scuola del legno, il gruppo sportivo San Zenone, l’Associazione sportiva dilettantistica Pisogne. E poi 500 a tante altre realtà. A tutti un obolo, insomma, perché è dall’associazionismo che passa la salute del territorio e la possibilità di vederlo vivo e attivo. •