Un tricolore in versione «mini»
per mettere fine alle polemiche

di Luciano Ranzanici
Il tricolore verrà disteso a luglio sulla cima dell’Adamello
Il tricolore verrà disteso a luglio sulla cima dell’Adamello
Il tricolore verrà disteso a luglio sulla cima dell’Adamello
Il tricolore verrà disteso a luglio sulla cima dell’Adamello

La data è stata ufficializzata: il 18 luglio del prossimo anno l’Adamello verrà celebrato come «Vetta sacra alla Patria». Lo ha comunicato il presidente dell’associazione «Impronta Camuna» Roberto Bontempi, che è riuscito ad appianare quasi del tutto le polemiche che avevano accompagnato il progetto di avvolgere con un maxi tricolore lungo un chilometro per nove metri di larghezza la parete nord della montagna, in coincidenza con l’anniversario della fine della Grande Guerra.

UNA PROPOSTA però che aveva risvegliato i sopiti spiriti bellici di tanti contestatori, con un nutrito fuoco di sbarramento verso la proposta di Bontempi, alimentato da enti e associazioni contrari per questioni ambientali.

Così il presidente dell’associazione ha dovuto ripiegare su una bandiera molto, molto più piccola, lunga appena 50 metri.

Comunque per quella data Bontempi non dispera di avere quale ospite d’onore - in compagnia dell’ex ammiraglio Luigi Mantelli Binelli, ex capo di Stato maggiore di origini camune e forse i vertici dell’Esercito - il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Inoltre, in occasione delle celebrazioni saranno donate 1000 bandiere ai camuni, mentre a Edolo verranno esposte sul palco le bandiere europee.

MA NON È FINITA: ci saranno mostre mirate e un’iniziativa che vedrà al centro le bande musicali della Valle Camonica. «Dal ghiacciaio - afferma il presidente di Impronta Camuna - si apriranno le celebrazioni per commemorare la fine della prima Guerra mondiale e onorare così tutti coloro che hanno combattuto e dato la vita sui campi di battaglia. Li vogliamo ricordare perché il loro sacrificio è servito a costruire la nostra società, che si basa sul rispetto della persona e sull’affermazione dei diritti fondamentale di libertà e uguaglianza. L’invocazione che ci giunge dai caduti sull’Adamello - dice ancora Bontempi - obbliga tutti noi a impegnarci per prevenire il nascere di nuovi conflitti e far sì che i popoli possano vivere in pace e prosperità. Sarà anche l’occasione per dimostrare che siamo vicini e solidali alle Forze armate italiane, impegnate in missioni internazionali per garantire sicurezza e pace in tutto il mondo».

Ora si attende dalla Comunità montana Parco dell’Adamello l’autorizzazione per stendere sulla vetta dell’Adamello il drappo tricolore, della lunghezza di una cinquantina di metri, «da utilizzare come mantello per avvolgere e abbracciare con affetto e riconoscenza tutti i soldati caduti». Il presidente dell’associazione che raggruppa i camuni (e non solo) residenti nel Bresciano, avrebbe qualche sassolino da togliersi dalla scarpa ma non lo fa in nome della «massima armonia» raggiunta a poco più di sette mesi dell’atteso evento celebrativo. Ricorda poi che il prossimo anno il Premio Impronta Camuna verrà assegnato all’Ana.

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