Una campionessa d’alta quota alla sfida delle zucche giganti

di Lino Febbrari
Valter Maffessoli con la super zucca cresciuta a 1200 metri di quota a Garda di Sonico
Valter Maffessoli con la super zucca cresciuta a 1200 metri di quota a Garda di Sonico
Valter Maffessoli con la super zucca cresciuta a 1200 metri di quota a Garda di Sonico
Valter Maffessoli con la super zucca cresciuta a 1200 metri di quota a Garda di Sonico

Sarà esposta nel fine settimana nella grande sagra di Sale Marasino, e pur raggiungendo «solo» i duecento chili scarsi, la zucca gigante cresciuta in un orto di Garda di Sonico rappresenterà comunque un record. Il proprietario ha deciso si metterla in mostra perché è eccezionale il fatto che sia cresciuta così tanto a una quota inusuale. La giovane piantina nata insieme a molte altre in un campo di Capo di Ponte è stata poi trapiantata e ha dato i suoi frutti nel terreno della nonna dell’appassionato coltivatore, a quasi 1200 metri. E sì che Severina Gulberti, 89 anni portati benissimo, la scorsa primavera aveva detto al nipote che era matto e che il tentativo sarebbe andato a vuoto. «Un’altra tipologia di zucche, che chiamiamo marine, le coltiviamo anche noi: quando va bene però pesano qualche chilo - spiega l’anziana -. È la prima volta che nella mia vita vedo un esemplare così grande; sono stupida - aggiunge indicando il «mostro» - perché non ci avrei scommesso un centesimo». UNA SFIDA vinta, invece, per Valter Maffessoli. «Da qualche anno mi dedico per passione alla coltivazione di questi ortaggi da concorso. Ho deciso di provare a Garda e mi è andata bene - ricorda -. All’inizio la piantina ha sofferto per il freddo e ha stentato molto a svilupparsi. Poi, con i primi tepori dell’estate, poco alla volta è partita e ha invaso metà giardino». La zucca d’alta quota non ha avuto bisogno di particolari cure durante i mesi estivi. «Segreti non ce ne sono - assicura il giovane -: all’inizio ho abbondato col letame e poi ogni giorno mia nonna l’ha innaffiata e curata. E quest’anno ci ha aiutato anche la pioggia». Nel weekend la cucurbitacea d’altura verrà trasferita sul Sebino per esibirsi in un padiglione a fianco delle sorelle più grosse ma originarie del fondovalle e della pianura. «Parteciperò alla gara con un esemplare che ho coltivato a Capo di Ponte - conclude l’appassionato -. Questa non la porterò neppure alla pesata: sarà a Sale solo per mia soddisfazione personale». •

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