Viabilità, Artogne scioglie un vecchio nodo

Domenico Benzoni C’è voluto del tempo, molto tempo, ma finalmente arrivano buone notizie per la viabilità della bassa valle: sta per partire la sistemazione del movimento franoso che quattro anni fa ha iniziato a coinvolgere un tratto di strada che da Artogne porta alla frazione Acquebone; un’arteria strategica anche per i collegamenti con Montecampione. I SOLDI ci sono e presto dovrebbero iniziare i lavori di adeguamento del tornante dissestato. Le perizie geologiche redatte nel tempo e legate ai fenomeni di dissesto in corrispondenza della sponda sinistra del torrente Re, tra la strada di Acquebone e la valle dell’Inferno, non hanno mai lasciato dubbi: il versante presenta «porzioni di substrato fratturato e interessato da profonde alterazioni...con la copertura detritica soggetta a fenomeni di erosione diffusa e movimenti lenti». La cronaca anche abbastanza recente lo conferma: deiezioni pietrose cadute sull’imbocco dell’arteria in località Centrale nel 2006; altri massi precipitati con la chiusura del traffico nell’aprile del 2012; il transennamento e la riduzione della carreggiata al quinto tornate, a quota 400 metri, per la riattivazione della frana nell’ottobre 2013. Questo solo per citare la strada; perché se si guardasse all’intero alveo del torrente Re, che scorre alla confluenza dei versanti sui quali sorgono le frazioni dirimpettaie di Acquebone e Piazze, si potrebbe citare pure la frana Carasini da un lato, o quella che nel 1992 ha messo fuori uso il depuratore di Piazze dall’altro. Ora però la buona notizia, che riguarda lo smottamento al quinto tornante. Come detto i fondi per la sistemazione ci sono e presto si potrà intervenire per rimettere in sesto quei venti metri di carreggiata che hanno ceduto quattro anni fa. Il progetto prevede un investimento di circa 360 mila euro, buona parte dei quali provenienti dalla Regione (260 mila) e i restanti 100 mila concessi dal Bim sotto forma di contributo da restituire in dieci anni e gravato del 3% per le spese di gestione calcolate ogni anno sul debito residuo. Ora si sta provvedendo al bando per l’appalto dei lavori, e l’apertura del cantiere, con lo sbancamento e la messa in opera delle palificazioni, è previsto per il pieno inverno, un periodo meno critico per realizzare i movimenti terra. A opere concluse l’amministrazione comunale di Artogne si sarà tolta una spina nel fianco viabilistica che creava problemi da anni. •

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