Volontari per il Ghana La missione continua

di G.GAN.
Ragazzi a scuola in una delle strutture realizzate dai camuni
Ragazzi a scuola in una delle strutture realizzate dai camuni
Ragazzi a scuola in una delle strutture realizzate dai camuni
Ragazzi a scuola in una delle strutture realizzate dai camuni

Diventa sempre più solido il filo della solidarietà che lega la Valcamonica alla missione africana di Abor, nel Ghana. Creato nel ricordo di padre Berto Zeziola, un missionario comboniano originario di Angolo Terme, su iniziativa dell’allora parroco del centro termale don Franco Corbelli, il legame con la missione africana si è poi esteso ad altri paesi della Valcamonica. Con cadenza biennale, da oltre un quarto di secolo partono spedizioni di volontari italiani per realizzare nei piccoli villaggi sparsi intorno ad Abor asili e centri polifunzionali. Negli ultimi anni le spedizioni si sono intensificate e, dopo quella dello scorso anno terminata con la realizzazione di un asilo nel villaggio di Tsakpodzi, undici volontari partiranno di nuovo alla volta del Ghana. I primi sette saliranno su un aereo quest’oggi; a questi si aggiungeranno poi altre quattro persone il prossimo 23 gennaio. Il programma della trasferta? In questa occasione i camuni non saranno impegnati a realizzare nuove strutture nei paesi della missione, ma a portare a termine alcuni lavori di manutenzione nel «Villaggio dei bambini» creato dal comboniano padre Peppino Rabbiosi. Lo scorso anno in quel centro era stato ricostruito l’edificio polifunzionale «In my Father house» distrutto da una tromba d’aria nel marzo 2017, e con questa spedizione sarà completato proprio questo intervento. DOMENICA 27 gennaio, poi, i volontari provenienti dalla Valcamonica sconfineranno anche nel vicino Togo, per partecipare all’inaugurazione della chiesa nel villaggio di Ountivou, il paese natale di quel padre Jean de Dieu Kossi che da anni collabora con l’associazione di volontariato italiana. La chiesa è stata finanziata grazie alle offerte fatte alla memoria di un camuno e, naturalmente, realizzata fisicamente con l’apporto dei volontari della valle. La comunità di Gianico, in particolare il parroco don Fausto Gregori, anche lui impegnato nell’associazione che sostiene la missione di Abor, ha salutato domenica i volontari in partenza verso il Ghana con la messa e con un pranzo comunitario. •

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