A piedi fino a Trento per l’adunata degli alpini

di M.ROV.
Pierluigi Righetti e Aldo Alberti, i due alpini marciatori di Capovalle
Pierluigi Righetti e Aldo Alberti, i due alpini marciatori di Capovalle
Pierluigi Righetti e Aldo Alberti, i due alpini marciatori di Capovalle
Pierluigi Righetti e Aldo Alberti, i due alpini marciatori di Capovalle

Dalla Valsabbia a Trento. A piedi. Per partecipare, nel fine settimana, all’adunata nazionale degli alpini. Una bella camminata, che cominciata ieri mattina, si snoderà lungo una serie di tappe definite fino a raggiungere la città del Concilio, dove, dal oggi a domenica 13, si raduneranno le penne nere di tutta Italia. Aldo Albertini, di Vestone, e Pierluigi Righetti, di Preseglie, sono zio e nipote e fanno parte della sezione Ana di Capovalle. Alpini orgogliosi e tenaci, da sempre attivi nel volontariato. La loro presenza all’adunata nazionale non è certo una novità, ma quest’anno hanno deciso di andarci in un modo piuttosto insolito. L’idea è quella di coprire i 90 chilometri che separano l’Alta Valle Sabbia dal capoluogo trentino, facendo affidamento solo e soltanto sul piedi e gambe, senza l’aiuto di mezzi motorizzati o biciclette. Così ieri mattina sono partiti da Ponte Caffaro, zaino in spalla e cappello in testa, e hanno cominciato la loro avventura. IL PIANO prevede una prima tappa a Salone, e una oggi a Ponte Arche, per giungere infine domani, per l’ora di pranzo, a Trento. Dove per l’occasione sono attese non meno di 600mila persone. Secondo gli organizzatori potrebbero essere fino a 100.000 mila gli alpini pronti a sfilare. Tra di loro anche Aldo e Pierluigi, magari un po’ stanchi, ma decisi anche quest’anno a testimoniare il loro forte senso di appartenenza alle penne nere. Senso di appartenenza che passa anche attraverso il rito collettivo dell’adunata nazionale. •

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