Casse comunali allo stremo, trasferimenti statali in calo costante, ma su tributi e tasse il Comune di Sabbio Chiese tiene duro: niente aumenti.
A conferma di una politica fiscale all’insegna del risparmio intrapresa nel 2014 e resa possibile da una serie di interventi intelligenti su costi e spese, fatta di tagli mirati che hanno permesso al municipio di non ritoccare all’insù le aliquote.
ALCUNI DATI. Nel 2017 è stata riconfermata l’esenzione dalla Tasi sulla prima abitazione, ed è inoltre stato confermato il blocco delle aliquote fiscali di Imu, Tasi (all’1 per mille) e addizionale Irpef, con unica eccezione per la tassa sui rifiuti, la Tari, con i cui ricavi si vanno a coprire gli interi costi sostenuti per la raccolta e lo smaltimento di quello che viene prodotto.
Medesimo il discorso se ci si sposta dal fronte tasse a quello servizi. Anche qui si è scelto di non aumentare le tariffe per quanto erogato a domanda individuale: dalle rette della casa di riposo e dei minialloggi, al trasporto scolastico e alle lampade votive.
Logico, in questa situazione, dover pagare lo scotto di non poter investire in opere pubbliche o in progetti a lunga gittata, anche se gli investimenti non mancano.
«NELLA PARTE capitale - spiega il sindaco di Sabbio Chiese Onorio Luscia - sono stati privilegiati gli interventi di manutenzione straordinaria degli edifici scolastici, la salvaguardia del territorio e la valorizzazione del patrimonio comunale esistente. Una politica di investimento, dunque, concreta, equilibrata e realistica, in sintonia con la difficile situazione».
Rimasti invariati i servizi erogati ai cittadini, sia in termini di qualità che di quantità. «Per far questo c’è voluto uno sforzo importante da parte del Comune, mettendo anche in campo una sensibilità particolare nei confronti del sociale, dell’istruzione, della cultura e delle aspettative dei giovani, tutti elementi fondamentali per la crescita di una comunità sana, solidale, aperta al futuro». Un occhio alle tasche e al presente, e uno al futuro e ai giovani che dovranno viverlo.