Anfo, pozzo e discarica
mobilitano la scena

Prevedibilmente le perplessità e le critiche hanno scatenato reazioni, e adesso il pozzo che a2a sta realizzando sul territorio di Anfo per far fronte alle emergenze idriche che si verificano in estate è ancora più al centro dell’attenzione; sempre per via della presunta presenza di una vecchia discarica, probabilmente abusiva (Bresciaoggi ne ha riferito ieri) nell’area di scavo.

Il consigliere di minoranza Gianpietro Mabellini è certo che alcuni decenni fa quel posto fosse utilizzato per scaricare rifiuti di ogni genere ed è per questo sostiene che «quando ero sindaco, nella passata amministrazione non ho mai consentito l’uso di quella zona per realizzare il pozzo».

I TECNICI di a2a affermano invece che alla multiutility non risulta che in quella zona siano stati stoccati rifiuti di alcun genere, e che l’attuale amministrazione non ha mai segnalato questa eventualità; altrimenti le procedure sarebbero state diverse. In ogni caso la situazione sarà approfondita, anche se per ora dalle perforazioni già eseguite non è emerso nulla.

Ma questa pattumiera c’era o non c’era? Alcune persone di Anfo che abbiamo interpellato, tra queste appunto un consigliere comunale, ricordano l’esistanza di una voragine in cui venivano scaricati rifiuti e detriti; alcuni minimizzano parlando di materiali innocui, altri parlano di «roba di ogni genere». Trattandosi di una vicenda risalente a molto tempo fa, quando l’attenzione all’ambiente era un concetto astratto, probabilmente l’«impianto» era appunto abusivo.

Proseguendo, oltre a sottolineare l’assenza per ora di ritrovamenti sospetti, a2a ricorda che il primo responsabile per la salute pubblica è il Comune: l’ente locale non ha fatto segnalazioni, e fra le tre proposte presentate per la realizzazione del pozzo ha inserito proprio l’area «incriminata».

Per ultimo citiamo proprio il sindaco Umberto Bondoni, il quale non ha ricordi giovanili della presunta pattumiera: «Abbiamo valutato diversi punti e quello ci sembrava il più adatto, perché è l’unico che permette di non pescare acqua dal lago».M.ROV.

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