Brucia un deposito di rifiuti, il fuoco è doloso

I Vigili del fuoco impegnati a spegnere le fiamme alimentate da plastica e stracciLe immagini impressionanti della fiamme contrastate dai pompieri
I Vigili del fuoco impegnati a spegnere le fiamme alimentate da plastica e stracciLe immagini impressionanti della fiamme contrastate dai pompieri
I Vigili del fuoco impegnati a spegnere le fiamme alimentate da plastica e stracciLe immagini impressionanti della fiamme contrastate dai pompieri
I Vigili del fuoco impegnati a spegnere le fiamme alimentate da plastica e stracciLe immagini impressionanti della fiamme contrastate dai pompieri

Massimo Pasinetti Le fiamme violente ed improvvise s’alzano in cielo alle 15.30 di ieri, sulla strada provinciale che collega Vestone a Pertica Bassa dando vita ad un incendio di grandi proporzioni che a fatica verrà circoscritto dai vigili del fuoco intervenuti numerosi da Vestone (i volontari, i primi ad intervenire), Salò (due squadre) e Brescia (una squadra). Fiamme alte fino a cinque metri resistono alla massa d’acqua pescata dal fiume Degnone che dalla Pertica scende a Vestone passando proprio a fianco del luogo dell’incendio, e riversata sul materiale che brucia. UN INCENDIO che per esser domato del tutto ha avuto infine bisogno dell’intera nottata e dell’intervento di un escavatore per spandere il materiale che, accatastato in balle, stava bruciando. Solo a questo punto le operazioni di spegnimento e soffocamento delle fiamme hanno potuto dirsi completate. Ma a spaventare non è stata l’intensità delle fiamme quanto i circa 1.250 metri cubi di stracci, materiale plastico, gomma, suddivisi in 5 balle che bruciando hanno prodotto un’alta nube di fumo denso e scuro, che i controlli dovranno rilevare se contiene inquinanti quali pcb o diossina. Sul posto infatti, in tarda serata, è arrivata anche l’Arpa per verificare la situazione ambientale. I primi ad intervenire sono stati i vigili della Polizia locale dell’Aggregazione valsabbina allertati, erano all’incirca le 15.30, da un automobilista a qualche centinaio di metri dall’isola ecologica di Vestone che sta però sul territorio di Pertica Bassa. Lì ci sono alcune aziende, compreso uno stabile di proprietà di Alberto Vaglia della Trento Trans, ditta che opera a Carpeneda di Vobarno, ma che qui non produce più. Parte dello stabile è affittato alla Metal Rex Italia, che sta nella parte più a nord dell’edificio ed opera nel commercio dei rottami, e che nel piazzale a disposizione stava stoccando i propri rifiuti, appunto stracci e materiale plastico. In questo spiazzo, delimitato dal fiume, dal muro dell’azienda e dal bosco, è scoppiato l’incendio, del quale si sta ora valutando il gesto doloso. Testimonianze raccontano di qualcuno che scendendo da Pertica Bassa verso Vestone attorno all’una del pomeriggio abbia visto chiaramente delle fiamme e chi le stava appiccando. Forse è sotto questa cenere che ha poi covato l’incendio sviluppatosi 2 ore e mezzo dopo. Ma altre testimonianze, ovviamente da verificare, raccontano che in questi giorni c’era già stato un tentativo di appiccare il fuoco. Sul posto anche i carabinieri della stazione di Vestone ed il sindaco di Pertica Bassa Manuel Bacchetti. Per il momento, con l’Arpa che si sta preoccupando di verificare se c’è danno ambientale, sono in molti ad essere preoccupati. «Ora - spiega Fabio Vallini, comandante della Polizia Locale - la porzione di capannone vicina all’incendio e l’area esterna sono sotto sequestro, come stabilito dal magistrato. C’è poi in essere una ipotesi di reato ambientale, la combustione di rifiuti non autorizzata». Un’operazione tutta in divenire, nella speranza che a soffrirne non siano proprio l’ambiente ed i cittadini della zona. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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