Caccia senza
regole, scattano
quattro denunce

di P.BAL.
Selvaggina e armi sequestrate dalla polizia provinciale
Selvaggina e armi sequestrate dalla polizia provinciale
Selvaggina e armi sequestrate dalla polizia provinciale
Selvaggina e armi sequestrate dalla polizia provinciale

Sicuramente c’è chi è riuscito a fare di meglio, magari approfittando di una giornata di passo più intenso; ma quasi cento uccelli protetti abbattuti in tre ore sono un bel «risultato»; un esempio efficace di ciò che può succedere in una normale giornata di caccia alla selvaggina migratoria nel Bresciano, e una dimostrazione del fatto che le deroghe mancate per qualcuno sarebbero state soltanto una foglia di fico. IL BOTTINO fuorilegge lo hanno realizzato ieri mattina tre capannisti all’opera in due diversi appostamenti collocati a breve distanza l’uno dall’altro sul territorio montano a cavallo tra Casto e Mura: in uno dei capanni stavano sparando due fratelli in trasferta provenienti da Gardone Valtrompia, rispettivamente di 65 e di 66 anni; nell’altro prendeva la mira un 45enne residente a Mura. Non sapevano naturalmente di essere osservati a distanza dagli agenti del Nucleo ittico venatorio della polizia provinciale appartenenti al distaccamento di Vestone, che in questo fine settimana di tregua del maltempo hanno organizzato un servizio antibracconaggio nel Savallese. Insieme alle specie cacciabili in una domenica graziata dalla pioggia si spostavano a bassa quota anche molti esemplari di uccelli protetti dalla legge, e dai due capanni controllati a distanza partivano davvero troppe fucilate perchè non stesse avvenendo qualcosa di irregolare. L’ESITO del controllo ha purtroppo giustificato i sospetti degli agenti della Provinciale, portando al ritrovamento e al sequestro (sommando i diversi carnieri) di 86 peppole e 10 fringuelli - due specie per le quali nelle settimane scorse era stato presentato un progetto di legge regionale (alle fine neanche votato) per riaprire gli abbattimenti - ma anche di un verdone e di una tordela: questi ultimi particolarmente protetti dalla Convenzione di Berna. Oltre a subire il sequestro degli animali abbattuti e dei fucili che stavano utilizzando, i tre capannisti hanno incassato una denuncia per uccisione illecita di avifauna. La stessa accusa e il medesimo sequestro hanno interessato il giorno prima, sabato, un 28enne di Bagolino sorpreso sempre dalla Polizia provinciale di Vestone: nella prima giornata del weekend di controlli mirati gli agenti lo hanno fermato durante una battuta di caccia vagante, scoprendo che il giovane cacciatore aveva sparato a un codirosso, un prezioso insettivoro, a tre lucherini e a un fringuello. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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