Ciclovia di Cariadeghe: il Comune ci riprova

di Alessandro Gatta
L’assemblea sulla ciclabile di Cariadeghe è convocata per il 20 febbraio con associazioni e cacciatori
L’assemblea sulla ciclabile di Cariadeghe è convocata per il 20 febbraio con associazioni e cacciatori
L’assemblea sulla ciclabile di Cariadeghe è convocata per il 20 febbraio con associazioni e cacciatori
L’assemblea sulla ciclabile di Cariadeghe è convocata per il 20 febbraio con associazioni e cacciatori

La sollevazione popolare dello scorso agosto, con specifica richiesta di «soprassedere all’inaugurazione del percorso ciclo-pedonale» firmata da 19 associazioni del paese, cacciatori in testa, aveva convinto sindaco e maggioranza a rimandare tutto a data da destinarsi, e non senza polemiche. Passato qualche mese, il Comune di Serle ci riprova. O almeno queste sembrano essere le intenzioni in vista dell’assemblea pubblica convocata per mercoledì 20 (alle 20.30, al cinema teatro dell’oratorio) in cui appunto si discuterà della «Cariadeghe Bike Experience», una rete di percorsi che si sviluppa per un totale di circa 18 chilometri all’interno dell’Altopiano di Cariadeghe. L’INCONTRO, spiega il sindaco Paolo Bonvicini, è stato organizzato proprio a seguito delle richieste delle 19 associazioni firmatarie: all’iniziativa parteciperanno Luca Grimaldi dell’Ersaf, il maresciallo Giovanni Malvasi dei Forestali di Gavardo, l’esperto di mountain-bike Gianni Mazzoni. Durante l’assemblea si parlerà ovviamente del tracciato, della posa della segnaletica e della normativa specifica che riguarda anche l’Altopiano, monumento naturale d’interesse nazionale. «Come amministrazione riteniamo di aver chiarito ogni dubbio già la scorsa estate - spiega Bonvicini - ma abbiamo accolto volentieri la richiesta di approfondire con una serata informativa. Certo è che se in quella sede non emergeranno clamorose quanto improbabili problematiche, nelle settimane successive procederemo alla posa dei cartelli e all’inaugurazione. In ogni caso, ogni decisione definitiva verrà presa solo dopo l’assemblea». Quindi se tutto va come deve, si prevede di posizionare i cartelli del doppio percorso (sia ciclabile che pedonale) e poi magari in primavera organizzare il taglio del nastro. «Ci auguriamo che nel corso della serata ogni ulteriore dubbio venga chiarito - prosegue Bonvicini - nella consapevolezza che nessuno vuole togliere niente a nessuno, ma mettere insieme interessi diversi che secondo noi possono e devono convivere». A scatenare le proteste di Ferragosto, come scritto dagli stessi firmatari, era stata la preoccupazione che «l’ufficializzazione del percorso potesse diventare motivo di pericolo in concomitanza con l’imminente stagione venatoria». Circostanza all’epoca smentita da Bonvicini: «Non verrà istituzionalizzata nessuna nuova pista ciclabile, ma semplicemente verrà indicata con idonea cartellonistica un percorso già fruito da escursionisti e biker, che con piena legittimità possono frequentare l’area». Per la cronaca, il percorso da 18 chilometri attraversa l’intero Altopiano. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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