Consiglio comunale «lampo»
Otto minuti e la seduta è tolta

di Massimo Pasinetti
Il municipio di Provaglio: otto minuti per un Consiglio comunale
Il municipio di Provaglio: otto minuti per un Consiglio comunale
Il municipio di Provaglio: otto minuti per un Consiglio comunale
Il municipio di Provaglio: otto minuti per un Consiglio comunale

Otto minuti di seduta per discutere diciotto punti all’ordine del giorno. Per una media di poco più di 26 secondi ad argomento prima del rompete le righe. È stato un Consiglio comunale da Guinness dei primati quello di lunedì a Provaglio Valsabbia. Riunitosi alle 18 per esaminare una serie di questioni tutt’altro che secondarie: dalla conferma delle aliquote delle varie imposte comunali (Iuc, Imu, Tasi, Tari e addizionale Irpef) all’approvazione del bilancio di previsione triennale 2017-2019, dall’indennità di funzione e gettoni di presenza ad alcuni schemi di convenzione (vedi la realizzazione di un centro raccolta rifiuti sovraccomunale a Sabbio Chiese), dalla verifica delle aree da destinare all’edilizia residenziale pubblica al reticolo idrico minore. Argomenti sostanziosi e sostanziali, eppure in otto minuti la pratica è stata archiviata.

COME MAI? Assenti tutte e due i consiglieri di minoranza eletti nel maggio 2012, Roberto Bergamini e Tamara Baldassari, la maggioranza, in scadenza di mandato con elezioni previste per la primavera 2017 e oggi guidata dal giovane sindaco Marco Venturini con l’appoggio di Ermano Pasini, non ha perso tempo in dibattiti e discussioni, tanto da concludere il Consiglio comunale, con la bellezza di diciotto punti all’ordine del giorno, in 480 secondi netti, entrando così di diritto nel libro dei record.

INCREDIBILE ma vero, insomma: via un argomento dopo l’altro in otto minuti otto, tempo che a volte non basta nemmeno per bersi un caffè e fumarsi una sigaretta.

Oltre alle cinque persone sedute in aula per motivi istituzionali (i quattro consiglieri di maggioranza e il segretario comunale), c’erano anche due spettatori, entrambi delusi dalla mancanza di una qualsiasi forma di discussione sugli argomenti. Entrati in sala puntali alle 18, dopo dieci minuti erano già fuori.

Perché tanta fretta? Secondo alcuni un segnale di grande efficienza, di compattezza e di unità di intenti da parte della squadra di governo, che ha dovuto solo ratificare decisioni già prese e frutto di discussioni precedenti. Secondo altri invece, di partito opposto, un segnale di scarsa democrazia. E per chi ha voglia di scherzare, un segnale di capacità di risparmio: luci e riscaldamento sono stati spenti assai in fretta, con ogni punto che è stato discusso mediamente in poco più di 26 secondi. Un vero record, in futuro assai difficile da migliorare.

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